a
cura di
Luigi Farina
20ª
Puntata - I vini DOC delle province siciliane:
Agrigento
indice puntate
“Il vino è
opera della natura e dell’arte dell’uomo:
appartiene perciò a vari regni. Al regno della
bellezza per primo: si pensi alle meravigliose e
molteplici scale cromatiche dei grappoli, oppure
alle infinite sensazioni aromatiche e gustative
che il vino può offrire a seconda del suolo,
della luminosità o del clima da cui proviene
l’uva che l’ha prodotto.” Parola di Giacomo
Tachis, enologo di grande ingegno e talento,
innamorato di Sicilia.
Nell’Isola il
sogno dei poveri fu la vigna dietro la casa,
quello dei nobili una vigna per dare lustro al
Casato. E’ terra a naturale vocazione viticola
come l’attesta la nascita di viti durante il
Terziario. Prima ancora che vi comparisse
l’uomo.
AGRIGENTO
Provincia fatta di
sole, di mare e di cieli azzurri che trasforma
il succo linfatico della vite in colore vivace,
profumo balsamico, sapore mediterraneo. Questo
offre la provincia di Agrigento. Basta sapere
sfruttare opportunamente questi doni della
natura per produrre vini di grande qualità. E’
quello che è successo negli ultimi anni. In
questa provincia convivono realtà produttive che
vanno dal piccolo o medio produttore alla più
grande cantina sociale italiana, in un
territorio ricco di singolarità pedo-climatiche.
In particolare Sambuca di Sicilia, l’antica
Zabut islamica, ha scoperto un territorio adatto
ai vini di qualità. Forse dovuto a quel
microclima creato dal bacino artificiale del
Lago Arancio. Non per niente proprio qui sono
nati vini che hanno portato la Sicilia del vino
sotto i riflettori internazionali. C’è una DOC
Sciacca che, però, fino ad oggi non ha espresso
alcun vino. Ma si tratta di attendere; non
dimentichiamo che in zona si preferisce la IGT
Sicilia più che la DOC.
In queste terre
assolate vivono a loro agio Inzolia, Grecanico,
Catarratto e Nero d’Avola accanto ai soliti
allogeni. Nella zona di Menfi è stata introdotta
con successo una varietà a bacca bianca tipica
dell’Irpinia, il Fiano. E’ il primo esempio di
“vitigno autoctono” esteso all’intero territorio
nazionale. Evviva.
Menfi DOC
Si produce nei
territori dei comuni di Menfi, Sambuca di
Sicilia e Sciacca, ma anche a Castelvetrano che
si trova in provincia di Trapani.
Menfi Rosso
- Uvaggi: Nero d’Avola e/o Sangiovese e/o Merlot
e/o Syrah (minimo 70%) più eventuale aggiunta di
uve rosse locali. Si presenta con un bel colore
rubino intenso; profumo speziato, sapido e di
buona struttura. Gradazione alcolica: minimo
11,5°. Il Riserva deve avere 2 anni
d’invecchiamento con un minimo di 12,5°
Menfi Bianco
– Uvaggi: Inzolia e/o Catarratto e/o Chardonnay
(minimo 75%) più altre uve bianche della zona.
Ha colore giallo paglierino con riflessi
verdognoli; profumo delicato, fragrante. Sapore
secco vivace, armonico. Gradazione alcolica:
minimo 11°. Vino da bere entro 18 mesi.
Menfi Vendemmia
Tardiva – Ha le stese uve del bianco, ma
appassite alla pianta e vendemmiate dopo il 10
settembre o il 25 settembre se Inzolia e
Catarratto.
Colore dorato, profumo persistente, sapore
piacevolmente dolce, armonico.
Gradazione alcolica: minimo 15° di cui almeno
12,5° svolto in alcol.
Esistono le
seguenti sottodenominazioni varietali: Menfi
Cabernet Sauvignon – Menfi Merlot – Menfi Nero
d’Avola . Menfi Sangiovese – Menfi Syrah – Menfi
Chardonnay – Menfi Grecanico – Menfi Inzolia o
Ansonica
Inoltre ci sono le
seguenti sottodenominazioni geografiche: Menfi
Bonera – Menfi Feudo dei Fiori.
Sambuca di
Sicilia DOC
Viene prodotto
esclusivamente nel territorio di Sambuca di
Sicilia. Antica “Zabuth, Saracenicum oppidum,
hodie Sambuca” come scrisse lo storico Tommaso
Fazello nel XVI secolo. E’ chiaro che Zabuth,
coranicamente astemio, fu nome di un emiro
saraceno. Con il suo nome si chiamò quel paese
fino al 1923.
Sambuca di
Sicilia Rosso - Uvaggi: Nero d’Avola (minimo
50%) più rossi locali non aromatici. Presenta
colore rosso rubino, con riflessi granato.
Profumo intenso, sapore asciutto vellutato. Il
Riserva è più corposo. Gradazione alcolica:
minimo 12° . Invecchiamento fino a 4 anni.
Sambuca di
Sicilia Bianco – Uvaggi: Inzolia (minimo
50%) più uve bianche locali non aromatiche. Ha
colore paglierino più o meno intenso con
riflessi verdognoli: Profumo delicato, fine,
intenso; sapore asciutto fresco, delicato.
Gradazione alcolica: minimo 11°. Da bere entro
18 mesi.
Sambuca di
Sicilia Passito – Uvaggi: Inzolia (minimo
50%) più Grillo e Sauvignon sottoposte dopo la
raccolta, ad appassimento in idonei locali.
Colore ambrato, profumo intenso. Sapore asciutto
a dolce, armonico, rotondo. Gradazione alcolica:
minimo 16° Da bere entro3 anni.
Sambuca di
Sicilia Rosato - Le stesse uve del rosso, ma
vinificate in rosato.. Colore rosato più o meno
intenso, profumo fine intenso, sapore asciutto
vellutato.
Gradazione alcolica: minimo 11,5°. Da bere entro
18 mesi.
Esistono le
seguenti sottodenominazioni varietali: Sambuca
di Sicilia Cabernet Sauvignon – Sambuca di
Sicilia Merlot – Sambuca di Sicilia Nero d’Avola
– Sambuca di Sicilia Sangiovese -. Sambuca di
Sicilia Syrah – Sambuca di Sicilia Chardonnay –
Sambuca di Sicilia Inzolia – Sambuca di Sicilia
Grecanico.
Santa
Margherita di Belice DOC
Vino prodotto nel
territorio dei comuni di Santa Margherita di
Belice e Montevago. Siamo nel cuore della Valle
del Belice, epicentro del grande sisma che
annientò diversi paesetti nel gennaio1968.
Santa
Margherita di Belice Rosso – Uvaggi: Nero
d’Avola (20/50%) Sangiovese e/o Cabernet
Sauvignon (50/80%) più uve rosse locali. Colore
rosso rubino, profumo vinoso, etereo; sapore
asciutto, leggermente tannico, di buona
struttura. Gradazione alcolica: minimo 11,5°.
Invecchiamento fino a 3 anni.
Santa
Margherita di Belice Bianco – Uvaggi:
Inzolia (30/50%), Grecanico e/o Catarratto
(50/70%) più uve bianche della zona. Ha colore
giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli;
profumo delicato, fruttato, sapore secco, fresco
e vivace. Gradazione alcolica: minimo 10,5°. Da
bere giovane.
Esistono le
seguenti sottodenominazioni varietali: Santa
Margherita di Belice Nero d’avola – Santa
Margherita di Belice Sangiovese – Santa
Margherita di Belice Ansonica o Insolia - Santa
Margherita di Belice Catarratto – Santa
Margherita di Belice Grecanico.
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Gaetano
Basile, palermitano DOC, è
giornalista, scrittore, autore di testi
teatrali, fine narratore, ma sopratutto
ricercatore appassionato di tutto quello
che è cultura e tradizione popolare,
sopratutto nel settore enogastronomico.
Ha svolto attività giornalistica e
televisiva, divulgando tutto ciò che è
cultura siciliana, tanto da meritarsi
diversi premi. Vive e lavora a Palermo,
dirige la rivista di etnoantropologia
"Il Pitrè" e collabora con numerose
testate nazionali ed estere.
In questo
spazio Gaetano Basile ci offrirà i suoi
contributi per darci la possibilità di
conoscere meglio la cultura
eno-gastronomica siciliana, e
palermitana in particolare, parlandoci
dell'origine delle pietanze che hanno
reso famosa la cucina siciliana, o di
quelle a volta meno conosciute, che
andrebbero riscoperte, raccontandoci la
loro storia e di come si sono
trasformati nel tempo. |
Il sito di Gaetano Basile
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