a
cura di
Luigi Farina
17ª
Puntata - I vini DOC delle province siciliane:
Messina
indice puntate
“Il vino è
opera della natura e dell’arte dell’uomo:
appartiene perciò a vari regni. Al regno della
bellezza per primo: si pensi alle meravigliose e
molteplici scale cromatiche dei grappoli, oppure
alle infinite sensazioni aromatiche e gustative
che il vino può offrire a seconda del suolo,
della luminosità o del clima da cui proviene
l’uva che l’ha prodotto.” Parola di Giacomo
Tachis, enologo di grande ingegno e talento,
innamorato di Sicilia.
Nell’Isola il
sogno dei poveri fu la vigna dietro la casa,
quello dei nobili una vigna per dare lustro al
Casato. E’ terra a naturale vocazione viticola
come l’attesta la nascita di viti durante il
Terziario. Prima ancora che vi comparisse
l’uomo.
MESSINA
La provincia di
Messina è da sempre zona montuosa non proprio
vocata per la vite. Pur tuttavia c’è una
produzione molto limitata nell’estremità
orientale della provincia. Il suo piccolo tesoro
enologico si trova invece nelle Isole Eolie dove
prospera la Malvasia.
Faro DOC
Zona di
produzione; tutta la provincia di Messina.
Uvaggi: Nerello
Mascalese (45/60%), Nocera (5/10%), Neretto
Cappuccio (15/30%) più eventuale aggiunta di
Nero d’Avola e/o Montonico Nero. Il vino ha
colore rosso rubino più o meno intenso, tende al
rosso marrone se invecchia. Profumo etereo,
delicato e persistente; sapore armonico, secco,
di medio corpo.
Gradazione
alcolica: minimo 12°. Invecchiamento: sottoposto
a un anno di invecchiamento obbligatorio. E’
preferibile consumarlo intorno ai 2/4 anni.
Malvasia delle
Lipari DOC
Resta il più
antico vino da dessert che si conosca. Pare che
siano stati i greci a portare questo vitigno. Su
alcune monete del V sec. a.C. trovate nelle
isole, appaiono grappoli d’uva attestando in tal
modo la viticoltura nelle Eolie già a
quell’epoca. Secondo altri studiosi pare che il
vitigno odierno sia arrivato attorno al VII
secolo d.C. dall’isola di Monenvasia del
Peloponneso.
Zona di
produzione: le Isole di Lipari, Salina, Vulcano
e Stromboli. Uvaggio: Malvasia di Lipari
(massimo 95%), Corinto Nero (5/8%). Il vino ha
colore giallo dorato o ambrato. Profumo
aromatico; sapore dolce aromatico. Gradazione
alcolica: minimo 11,5° di cui almeno 8° in alcol
svolto.
Tipologie:
Passito o Dolce
Naturale – Prodotto con uve appassite
naturalmente. Immesso al consumo non prima del
1° giugno dell’anno successivo alla vendemmia,
con minimo 18°.
Liquoroso – Deve avere non meno di 6 mesi di
invecchiamento, con minimo 20°, di cui almeno
16° in alcol svolto.
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Gaetano
Basile, palermitano DOC, è
giornalista, scrittore, autore di testi
teatrali, fine narratore, ma sopratutto
ricercatore appassionato di tutto quello
che è cultura e tradizione popolare,
sopratutto nel settore enogastronomico.
Ha svolto attività giornalistica e
televisiva, divulgando tutto ciò che è
cultura siciliana, tanto da meritarsi
diversi premi. Vive e lavora a Palermo,
dirige la rivista di etnoantropologia
"Il Pitrè" e collabora con numerose
testate nazionali ed estere.
In questo
spazio Gaetano Basile ci offrirà i suoi
contributi per darci la possibilità di
conoscere meglio la cultura
eno-gastronomica siciliana, e
palermitana in particolare, parlandoci
dell'origine delle pietanze che hanno
reso famosa la cucina siciliana, o di
quelle a volta meno conosciute, che
andrebbero riscoperte, raccontandoci la
loro storia e di come si sono
trasformati nel tempo. |
Il sito di Gaetano Basile
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