BIOGRAFIA

"…suonavo il blues- il jazz qualche volta m'assaliva di nascosto- però per i cantautori c'era sempre posto…..ed anche se il mio suono può sembrarvi strano - Io faccio pop italiano"

Quella che avete appena letto rappresenta la dichiarazione d'intenti che Alex Britti ha posto tra le note ed i colori di “It. Pop”, il brano che dà il titolo al suo primo album, pubblicato ad ottobre 1998. Questo vero e proprio “manifesto del Britti Pensiero” riassume le principali caratteristiche della proposta musicale di Alex.

E' facile comprendere, scorrendo a ritroso il percorso della sua vicenda artistica, come il blues, il jazz, il pop e la canzone d’autore, riescano a fondersi efficacemente ogni volta che Alex si accinge a "produrre" note imbracciando la sua acustica. In effetti la chitarra è il primo amore di Britti, amore nato all'età di 8 anni che lo ha spinto a formare un proprio gruppo dieci anni dopo, suonando blues in giro per l'Europa. La tecnica di prim'ordine in suo possesso lo ha rapidamente reso appetibile ai migliori bluesman internazionali, tra cui Buddy Miles e Billy Preston, fino a spingerlo nel 1990 a seguire la bluesband olandese di Rosa King in un lungo tour europeo, con il suggello delle apparizioni alla manifestazione del 1° maggio a Roma nel 1994 e '95. E' questo il periodo in cui Alex allarga i suoi orizzonti componendo le colonne sonore per i film "Uomini senza donne" (di Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi) e "Stressati” (Tognazzi).

Nel frattempo matura in lui l'idea di convogliare i suoi sforzi e la sua creatività verso la forma canzone, con l'intento di proporre le proprie idee a qualche casa discografica; la più ricettiva in questo senso è risultata essere la Universal Music che nel 1997 lo mette sotto contratto e pubblica, in successione, due singoli: "Quello che voglio" e "Solo una volta (o tutta la vita)". Proprio quest'ultimo, un gioiellino di comunicativa e fruibilità musicale, dalla fine dell'estate '98 entra in classifica dove rimarrà per numerose settimane raggiungendo le 70.000 copie e creando il vero evento musicale italiano dell'anno.

L'attesa per l'album "It.pop" viene soddisfatta in ottobre, e non solo conferma l'efficacia commerciale della proposta di Alex, ma schiude a coloro che si avvicinano al suo mondo un ventaglio di suoni e idee del tutto fuori dal comune ".

Non solo la critica ha eletto “It. pop” miglior debutto dell'anno (referendum di "Musica & Dischi"), ma di lui si sono accorti ben 350.000 acquirenti, consentendogli di ottenere il triplo disco di platino. Al Festival di Sanremo 1999 Alex ottiene un primo risultato prestigioso, vince nella categoria “nuove proposte” interpretando “Oggi sono io”, una splendida ballata che interpreta con grande scioltezza e coinvolgimento emotivo. Dopo qualche mese, viene un secondo riconoscimento gradito: quello del PIM (Premio Italiano della Musica), come “miglior artista esordiente” del 1998.

Oggi sono io” va al primo posto delle classifiche e spiana la strada per un pezzo ancora più forte e amato, “Mi piaci”, trascinante filastrocca che impazza per tutta l’estate 1999. Per Alex è un momento magico, scandito anche da esibizioni dal vivo; al concerto del 1° maggio a Roma, al “Pavarotti & Friends” (dove non solo canta ma si esibisce anche come chitarrista, accompagnando Joe Cocker e lo stesso Pavarotti), al “Monza Rock Festival” davanti a 30.000 persone. Ad agosto parte il tour più originale degli ultimi anni “Alex Britti – sulla spiaggia”; c’è Alex con la sua band, c’è Corrado Guzzanti, ci sono deejay amici per uno spettacolo insolito che ottiene grande fortuna. Il 1999 finisce in gloria, con la vittoria al “Festivalbar”, altre date di successo e un nuovo singolo, “Se non ci sei”.

All’inizio del 2000 Alex si riposa nella sua amata Amsterdam, poi torna a Roma con le idee più chiare e si mette a lavorare sodo. Tempo pochi mesi e il disco è finito; “fatto in casa”, giusto come il primo, con idee schiette e la grande forza comunicativa che gli è propria.

Il titolo scelto è “La Vasca”, e l’idea è quella di “un disco di crescita, il ventaglio che piano piano si apre”. Britti non si fossilizza all’interno della sua nicchia, come forse qualcuno si aspettava, ma va oltre. Il primo singolo tratto dall’album è “Una su 1.000.000” (scelta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per gli affari sociali, quale colonna sonora della campagna per la giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza).

In rapida successione i singoli “Una su 1.000.000” e “La Vasca” diventano campioni di programmazione radiofonica, entrambi conquistano il numero 1 nella classifica dell’airplay (per la prima volta un artista consegue lo straordinario risultato di “scalzarsi” dalla vetta di questa speciale classifica) e si affermano come due tra i brani più popolari della stagione. Intanto il pubblico riserva all’album una strepitosa accoglienza: prima di Natale “La Vasca” è già certificato doppio disco di platino. E’ un momento di importante conferma e soddisfazione per il lavoro svolto, ma Alex non si siede sugli allori. Si concede il piacere di suonare in televisione con Ray Charles, si “inventa la doppia versione” del divertente video di “La Vasca”, si “rimette in gioco” con l’applaudito e coraggioso ritorno sul palco del Festival di Sanremo dove presenta l’emozionante brano “Sono Contento” e soprattutto affronta il “suo primo vero tour”, sorprendendoci ancora una volta con il PalaVasca, una grande tenda gialla con cui gira l’Italia. Tra i momenti clou di questa tourneè va indubbiamente ricordato il concerto allo stadio Olimpico.
Ancora una volta il riscontro del pubblico è davvero notevole, l’album “La Vasca” taglia il traguardo del triplo disco di platino e supera le cifre raggiunte con “It pop”.

Si chiude così l’ennesima stagione trionfale per Alex Britti che, come da copione, “sparisce” per tornare nell’amata Amsterdam dove si ritrova con la sua vecchia band e riparte per un “blues tour” in giro per tutta l’Olanda.

Nel frattempo Mina decide di incidere, con grande successo, “Oggi sono io”, ed il testo del brano “Fuori” viene inserito in “Io protagonista”, antologia per la terza media (nella sezione “Noi uomini e donne di domani”)…. Alex partecipa, suonando la chitarra, alla realizzazione degli album di 883 e Mina e soprattutto continua, con grande piacere, le sue incursioni live nel mondo del blues (con Louisiana Red) o del jazz (con Stefano Di Battista ed il loro “laboratorio musicale).

Ricerca, sperimentazione, influenze, collaborazioni, il tutto esasperato dalla consueta straordinaria passione di Alex per la musica, ricreano gli stimoli giusti per iniziare il lavoro sul terzo album, previsto in uscita per la primavera del 2003….

La crescita artistica di Alex Britti continua, il suo originalissimo “melting pot” (….ricordate il “manifesto” di cui si diceva poc’anzi) raggiunge nuovi apici che non mancheranno di sorprenderVi, ancora una volta.

Nel marzo 2003 viene pubblicato il terzo album di Alex Britti preceduto dalla partecipazione al Festival Di Sanremo con il brano “7000 Caffè”. Alex sfiora la vittoria piazzandosi al 2° posto della categoria big. Il titolo del nuovo album è semplicemente “3”, da cui sono stati estratti 3 singoli e 3 videoclip; la lunga tournèe (estiva e teatrale) “Kitarra, Voce e Piede” lo ha visto in un allestimento originale ed impegnativo: Alex si presenta assolutamente solo sul palco e con l’aiuto di microfoni e campionatori crea atmosfere diverse per ogni brano.

A settembre 2005, Universal Music Italia ha pubblicato l’ultimo album di studio “Festa”, anticipato dal singolo ‘Prendere o Lasciare’ e dall’omonimo brano “Festa” e seguito poi dal singolo “Quanto ti Amo”.

Festa” è un album che prende di sorpresa tutti quelli che, dopo i precedenti lavori, avevano creduto di poter già catalogare artisticamente in un clichè il cantautore romano. Niente di più lontano dal vero invece, perché Britti non ha mai pensato di “fermarsi al primo lampione”, anzi, in verità ha sempre guardato avanti, trovando il modo di portare la sua musica a un pubblico sempre più numeroso.

Quelle di Britti sono canzoni che sanno di blues, di jazz, di tempi dispari, delle notti passate a suonare nei locali fumosi di mezza Europa. Sono canzoni che nascono “sporche” per diventare pop, dopo che Britti stesso, con la cura e il mestiere dell’artigiano, le ha lentamente trasformate.

La critica ascoltando “Festa” conferma in modo definitivo le impressioni positive avute dai precedenti dischi annoverandolo definitivamente tra i migliori cantautori italiani. Il suono di Britti è unico ed originale ed immediatamente riconoscibile mentre la sua tecnica di strumentista lo posiziona, in una immaginaria classifica, tra i primi chitarristi d’ Europa,

Nell’autunno 2005 Alex ha realizzato un tour teatrale che ha toccato tutta l’Italia accompagnato dalla sua band, dalla sua chitarra e dalla sua ormai inseparabile pedaliera, ottenendo un grande riscontro di pubblico e critica.

Sul palco del Festival di Sanremo edizione 2006 abbiamo visto Alex Britti confermare, se ce ne fosse bisogno, la sua vocazione pop e la sua voglia di essere sempre in contatto diretto con il pubblico. Lo strepitoso brano dal titolo “…Solo con Te” è anche questa volta scritto e prodotto da Alex Britti e arrangiato a due mani con un produttore di fama internazionale quale Geoff Westley (già collaboratore tra gli altri di Lucio Battisti, Renato Zero, Laura Pausini, Claudio Baglioni, Ron e Riccardo Cocciante) che segnerà certamente un ulteriore passo in avanti nel percorso artistico e musicale che da sempre contraddistingue il cantautore.

biografia aggiornata al luglio 2006