Il 19 febbraio alla Sala
Conferenze della CCIAA di Napoli I Presìdi Slow Food sono da sempre esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi e delle tecniche produttive tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul benessere animale. I prodotti dei Presìdi riportano da oggi in etichetta o sulle confezioni il contrassegno "Presidio Slow Food", che li identifica e garantisce che i produttori hanno sottoscritto un disciplinare di produzione improntato al rispetto della tradizione e della sostenibilità ambientale. Per il fare il punto sulle nuove possibilità che l'associazione ha messo in atto è stato organizzato un convegno su "Le opportunità offerte dal nuovo progetto dei Presìdi", che si terrà presso la Sala Conferenze CCIAA di Napoli, giovedì 19 febbraio alle ore 15,30. All'incontro, moderato dal giornalista Ciro Cenatiempo ed introdotto da Gaetano Pascale (Presidente di Slow Food Campania) prenderanno parte: Vito Trotta (Responsabile Presìdi Campania e Basilicata); Francesca Baldereschi (Ufficio Presìdi Slow Food Italia) e Maria Passari (Dirigente Se.S.I.R.C.A. - Regione Campania). A seguire, dopo il dibattito con i produttori, concluderà Piero Sardo (Presidente Fondazione per la Biodiversità Onlus). "La Campania presenta un patrimonio di biodiversità alimentare ampio e diffuso - ha dichiarato Gaetano Pascale - caratterizzato in molti casi da autentiche eccellenze, un patrimonio parzialmente rappresentato dai Presìdi. L'obiettivo dell'incontro è di dare la ribalta a queste realtà che lavorano in condizioni molto complicate sotto il profilo economico, tecnico e geografico, e nello stesso tempo provare a sostenere nuove comunità del cibo con i relativi territori." I Presìdi Slow Food italiani sono 177, 12 in Campania, e coinvolgono oltre 1300 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticcieri. Sono stati istituti per salvare prodotti buoni, di alta qualità e radicati nella cultura del territorio; prodotti puliti ottenuti con tecniche sostenibili e giusti realizzati in condizioni di lavoro rispettose delle persone, dei loro diritti, della loro cultura e che garantiscono una remunerazione dignitosa. Inoltre, l'impegno dei Presìdi è di rafforzare le economie locali e favorire la costituzione di un'alleanza forte tra chi produce e chi consuma, per questo i produttori sono riuniti in associazioni che assicurano il rispetto delle regole esercitando un severo controllo sui propri iscritti.
Per info:
Laura Gambacorta |