Dal 20 novembre apre a Palermo
del barista, con decine di macchine per espresso recuperate nei vecchi bar della Penisola che segnano la sua storia dall’inizio del ‘900 agli anni ’60. Infine la preziosa caffèttiera-locomotiva del Toselli e interessanti alambicchi di vetro, testimonianza dell’applicazione dei principi di fisica, che davano la sensazione di ottenere un distillato prezioso. “Il museo è l’ulteriore dimostrazione della passione della nostra famiglia per il caffè e tutto ciò che ruota attorno ad esso – dice Arturo Morettino, presidente del CdA dell’azienda palermitana – qualcosa di cui andare veramente orgogliosi. Questa collezione traccia la metamorfosi del chicco, dalla nascita alla bevanda, attraverso gli strumenti della filiera produttiva, uno stimolo per appassionati e curiosi del caffè ed esprime appieno la filosofia della nostra azienda che è moderna ma ha il cuore antico. L’allestimento racconta anche l’affascinante storia del caffè, l’evoluzione della tecnica e del gusto, ed è una vetrina sul modo di intendere la preparazione del caffè. Un rito da celebrare con movenze lente per gli orientali o in modo sbrigativo per i businessmen che amano l’espresso.” Segno di quest’attenzione agli aspetti culturali sono anche i corsi rivolti agli operatori specializzati e ai baristi e i seminari per tutte le scuole, per far crescere e diffondere la cultura del caffè in Italia. Il Piccolo museo del caffè ospita anche una biblioteca con testi in francese, inglese, tedesco e spagnolo e una raccolta di dipinti che hanno per tema il caffè, realizzati da artisti naif. Il piccolo museo del caffè può ospitare 50 visitatori per volta. L’ingresso è gratuito.
Per info:
www.caffemorettino.it
Laura Gambacorta |