Il Regno delle due Sicilie a Tavola Ristorante Radici, alta cucina nel salotto di Napoli
Il locale della Riviera di Chiaia con i suoi piatti mediterranei basati su materie prime eccellenti rappresenta un importante punto di riferimento nel panorama gastronomico della città
luogo, evitandone spesso l’esodo verso i numerosi ristoranti stellati della Penisola sorrentina. Il locale, sobriamente elegante, tranquillo e ben frequentato, è situato sulla Riviera di Chiaia, a pochi passi sia dallo splendido lungomare dominato dal Castel dell’Ovo sia dai negozi delle principali firme della moda. Vera anima del locale - 40 coperti interni, a cui in estate si aggiungono 14 posti esterni - è Agostino Cacace che coccola gli ospiti con garbo e discrezione coadiuvato dal fratello Giovanni e da Sergio Martinelli.
anche interessanti piatti di terra come il Filetto di vitello in crosta di erbe aromatiche e pistacchi. Anche i vari tipi di pane proposti sono preparati direttamente dalla brigata di cucina utilizzando un lievito madre ricevuto in dono dall’amico Gennaro Esposito, chef bistellato della Torre del Saracino in Penisola sorrentina. La ben calibrata carta dei vini, che indulge poco alle etichette “trendy” e costose, conta circa 300 referenze equamente distribuite tra bollicine italiane e d’oltralpe e vini di quasi tutte le regioni d’Italia. Per il fine pasto si può contare su una discreta proposta di distillati.
Agostino, com’è nato il nome del ristorante? Radici va interpretato in un duplice senso. Da un lato la voglia di fermarsi stabilmente in un luogo, dopo tanto girovagare per lavoro tra le capitali europee, dall’altro l’idea di proporre una cucina fortemente radicata nel territorio mediante l’utilizzo di materie prime locali. Come mai avete puntato sull’alta ristorazione in una città difficile da questo punto di vista? Quando nel 2005 abbiamo aperto il locale, Napoli sembrava nel pieno della rinascita della “movida” e quindi ritenemmo possibile rischiare proponendo una ristorazione diversa da quella prevalente. Non siamo pentiti della scelta fatta perché, nonostante il rallentamento generale dell’economia, il nostro locale non ha risentito moltissimo della crisi.
per profumi e sapori. Dopo il diploma, conseguito presso un istituto alberghiero di Napoli, ho fatto varie esperienze in diversi ristoranti italiani per poi approdare all’hotel Majestic di Napoli, dove è nato il sodalizio con Agostino. Quali sono state le esperienze formative più importanti?
L’esperienza presso Igles Corelli, maestro di fama
internazionale della cucina italiana d’autore, mi ha consentito di affinare sia
le tecniche di preparazione delle carni, in particolare della selvaggina, sia
quelle di preparazione delle basi di pasticceria.
Il lavoro di chef è particolarmente impegnativo. Come ti rilassi nel tempo libero? Non ci crederai, ma il mio segreto per rilassarmi è leggere libri di cucina di cui ho una discreta collezione e a cui attingo per conoscere tecniche di conservazione e preparazione anche molto lontane dalla mia filosofia di cucina, però nella vita…mai dire mai.
Ristorante Radici
Riviera di Chiaia, 268
dalla rivista Sapori e Piaceri di settembre 2010 che ci autorizza la pubblicazione e che ringraziamo per la concessione
Laura Gambacorta
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