Ivano Dionisio
cameriere dell'Hotel Quirinale
foto di Luigi Farina ©2005
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Da quanto tempo
lavora in questa struttura?
Da 35 anni.
Ci racconti qualche aneddoto su
qualche personaggio che ha incontrato in questi 35 anni.
In questo albergo sono passati tanti
personaggi famosi, dai politici, agli sportivi, tutte le squadre di
pallone venivano qui a fare il ritiro. Personalità tantissime. Per
esempio il Conte Rognoni, dirigente del CONI, la sera veniva a cena
qui, assieme al portiere facevamo la pastasciutta e lui si fermava a
mangiare con noi, oppure se arrivava un arrivo, prendeva il carrello
e portava i bagagli su, e si intascava pure la mancia, altre volte
appallottola dei giornali fuori la porta, lo accendeva ed entrava
dentro con questa fiaccola, come se ci fossero le Olimpiadi. Mi
ricordo Pippo e la signora (Pippo Baudo e Catia Ricciarelli), son
venuti qua appena sposati e sono stati qui tre giorni, a parte che
lei veniva già quando cantava, anche in epoche che non era ancora
tanto conosciuta. La Callas l'ho vista una sola volta, su al 229, e
mi ricordo che mi affascinò il fatto che stava su un divano distesa
come Cleopatra, ma già non cantava più. Ai tempi della democrazia
cristiana passarono da qui molti politici con Andreotti in testa,
che veniva una volta alla settimana ai tempi del Senatore Dosi, e
qualche senatore aveva la stanza qui tutto l'anno. Alcuni volevano
sempre la stessa camera, come un signore di Torino che voleva sempre
la stessa stanza, altrimenti aspettava, ma la stanza doveva essere
sempre la stessa. Son passati da qui quelli della Consulta. Uno
scrittore tedesco, Bruno Süβmilch, ha scritto su questo albergo,
visto che veniva sempre |