Il termine cocktails è stato inventato negli Stati Uniti, dove fin dai primi decenni del secolo scorso ogni barista aveva l'abitudine di abbellire le bevande in modo da attirare maggiormente l'interesse dei propri clienti. Se inizialmente fu un fatto puramente folkloristico esterno, negli anni si estese ai gusti ed agli aromi della stessa bevanda. Negli anni Venti la moda dei cocktail valicò l'oceano per giungere in Europa e da qui si diffuse rapidamente in tutto il mondo.

Un cocktail altro non è che una miscela di due o più bevande alcoliche, arricchita con succhi di frutta e variamente aromatizzata e decorata. Agli inizi una simile 

miscela veniva creata senza seguire alcuna regola, in base alla disponibilità degli spiriti e degli aromi, nonchè secondo i gusti dei consumatori e gli usi locali. Oggi, la materia non è più lasciata alla sola fantasia del barman, ma è ormai stata regolamentata e ha dato vita a molte celebri ricette che fissano la quantità e qualità degli spiriti, quali i frutti e che aromi impiegare.

Sono così nati numerosi tipi di cocktails, che l'I.B.A. (International Bartenders Association), una nota associazione mondiale di baristi fondata nei primi decenni del ventesimo secolo (pubblicò il Savoy cocktail book già nel 1930) ha suddiviso in 24 gruppi. Vi proponiamo di seguito i primi 8 gruppi.

Cobblers

Long drinks (ossia bevande diluite) a base di vino od acquaviti, sono serviti nei grandi bicchieri tumblers da 25 centilitri contenenti ghiaccio in polvere o frantumato, e decorati di fragole, ciliegie, fettine di limone o di arancia; di solito assumono il nome del vino o del distillato impiegati.

Collins

Long drinks serviti nei grandi bicchieri tumblers, sono esclusivamente a base di acquavite, succo di limone, ghiaccio in cubetti, soda o acqua di seltz ben ghiacciata. E' lo spirito di base che dà il nome a questo cocktail.

Coolers

Long drinks refrigeranti, a base di birra, liquori, acquavite, vino, sciroppi di frutta e bucce di limone o arancia tagliate a spirale. Anch'essi sono serviti nei grandi bicchieri tumblers, ma di solito assumono nomi di fantasia.

Crustas

Short drinks (ossia bevande non diluite) energetici, a base di acquavite, succo di limone, zucchero e frutta. Vengono serviti nei bicchieri a stelo, da vino, e preparati nello shaker. Il bicchiere deve essere preventivamente imbottito all'interno con una buccia di limone tagliata a spirale, sulla quale si versa il contenuto dello shaker. I crustas assumono di solito il nome del distillato impiegato.

Cups
Long drinks freddi o freschi, da preparare in caraffa, che possono essere consumati anche durante la colazione o il pranzo, al posto del vino. Sono a base di vino, liquori, zucchero, aromi, acqua minerale, frutta fresca di stagione. Vengono serviti nei bicchieri da vino direttamente dalla caraffa o con un ramaiolo. Assumono nomi di fantasia, legati al vino o del liquore impiegati.

Daisies

Short drinks estivi che si preparano nello shaker, a base di acquaviti, succo di limone o di orzata, granatina, acqua di seltz o soda. Vengono serviti nelle coppe da spumante o nei tumblers medi ed assumono di solito il nome dell'acquavite impiegata.

Egg-nogs

Long drinks sia estivi che invernali. Come dice il loro stesso nome, queste bevande sono a base di uova (egg, in inglese) sia intero che soltanto il tuorlo. Vengono preparati nello shaker aggiungendo latte, acquavite, cannella, noce moscata o paprica. Si servono nei grandi bicchieri tumblers ed assumono nomi di fantasia o del distillato impiegato. La differenza fra gli egg-nogs invernali, caldi, e quelli estivi, freddi, sta nel fatto che nei primi si deve miscelare l'uovo agli altri ingredienti nello shaker prima di aggiungere il latte, mentre in quelli freddi la miscelazione nello shaker va fatta assieme al latte, onde evitare di cuocere l'uovo.

Fixes

Long drinks preparati nello shaker, a base di succhi di frutta, sciroppi, acquaviti e soda. Vengono serviti nei grandi bicchieri tumblers ricolmi di ghiaccio in polvere o frantumato ed assumono il nome del distillato impiegato. Per evitare che il ghiaccio frantumato nei bicchieri si unifichi, bisogna fare molta attenzione a mescolare il contenuto dello shaker subito dopo averlo versato nel tumbler.

Avete trovato interessante questa nostra rapida rassegna? Bene, nei prossimi articoli vi presenteremo le altre celebri famiglie di cocktails, per poi proporvi alcuni tra i più famosi sulla base della selezione di vini e distillati che potrete trovare nel ricco catalogo di www.altrovino.com, non mancate di seguirci e se avete consigli o richieste, contattateci pure, la redazione di www.altrovino.com sarà lieta di fornire una pronta risposta a tutti i quesiti pervenuti.