Continua l'intervento di www.lucanianet.it con i suoi contributi dedicati ai prodotti tipici della Basilicata.

Questo quarto articolo è dedicato ai prodotti sottolio.

Imprigionare e conservare i sapori ed i profumi dei prodotti della terra é un'arte antica ricca d'esperienza e di capacità manuale, di pazienza e di dedizione, che in Basilicata ha raggiunto la perfezione. Tra luglio e agosto, nel pieno del solleone mediterraneo, le contadine con virtuosa attenzione iniziano l'essiccazione dei pomodori.

Raccolti nelle prime ore del mattino, i pomodori lavati e tagliti a metà, vegono distesi al sole per l' intera giornata. Il sole e la temperatura elevata favoriscono un'essiccazione rapida ed efficace che ne lasciano integre le migliori proprietà organolettiche.

I pomodori così rapidamente essiccati, sono conservati in olio extravergine d' oliva secondo le tipiche ricette lucane.

CARCIOFINIINI IN OLIO EXSTRAVERGINE D'OLIVA

Nel periodo primaverile iniziala raccolta dei carciofi fin troppo noti per le loro qualità salutari. Tra questi vengono attentamente selezionati, e raccolti separatamente, "i piccoli" carciofini che per dimensioni e proprietà organolettiche risultano unici e inconfondibili. Una volta sfogliati dalle bratte esterne, i carciofini sono opportunamente mondati con abili e veloci tagli, per essere subito dopo collocati, con l'aggiunta degli aromi necessari, in vasi di vetro e colmati di olio extravergine di oliva.

MELANZANE IN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

La melanzana ampiamente coltivata nella Regione, viene raccolta all'inizio dell'autunno per essere debitamente conservata. La loro concia, con l'aggiunta di piccole scaglie di peperoncino essiccato, grazie ad una paziente e rigorosa lavorazione manuale ne lascia intatti i sapori e la consistenza, reldendole un prodotto eccezionale. Non a caso, secondo un detto popolare, la squisita qualità del prodotto viene paragonata al sapore del caviale!

MELANZANE ROSSE IN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

La melanzana rossa è coltivata in alcune limitate zone del versante lucano del Parco del Pollino. Ha le sembianze di un pomodoro, tant'è vero che viene localmente chiamata "la merlingiana a pummdore " e rispetto alla melanzana comune risulta più piccante con un sapore più corposo: un insieme di qualità e di sapore che ne fanno un "must" gastronomico.