|
|||
|
|||
News da Palermo |
|||
3 Settembre - Presentata questa mattina a Villa Niscemi la mostra: Il mare, Genova, Palermo - Il culto ligure di Santa Rosalia. |
|||
“IL MARE, GENOVA, PALERMO
– IL CULTO LIGURE DI SANTA ROSALIA” LA MOSTRA PRESENTATA QUESTA MATTINA A VILLA
NISCEMI L’esposizione, realizzata dal Consiglio regionale della Liguria e curata da Giovanni Ferrero, Barbara Bernabò e Fausta Franchini Guelfi, è stata presentata questa mattina in anteprima a Villa Niscemi, dal vicesindaco di Palermo, Dario Falzone e dal vicepresidente del Consiglio regionale della Liguria, Franco Amoretti. La mostra, testimonia le molteplici espressioni del radicamento del culto della Santuzza in Liguria: undici pannelli riproducono opere dedicate a Santa Rosalia, custodite per lo più in musei e spazi espositivi in Liguria e accompagnate da una ricca documentazione storica, riprodotta anch’essa sui pannelli. Nelle prossime settimane la mostra verrà allestita nell’atrio di Palazzo delle Aquile. “È motivo di orgoglio per noi ospitare questa esposizione perché è la dimostrazione di come la Santa patrona di Palermo sia stata venerata nei secoli e sia ancora simbolo di forte devozione a Genova e in altri centri della Liguria”, ha detto questa mattina il vice sindaco Dario Falzone. “Questa mostra è un punto di partenza per una futura collaborazione, che noi auspichiamo, tra la Liguria e la Sicilia. – ha affermato il vice presidente del consiglio regionale della Liguria, Amoretti - Il culto della Santuzza ha profonde radici storiche non solo a Genova, ma fino a Nizza e nell’alta Corsica, dove Rosalia è tuttora venerata dalle comunità locali. Basti pensare che mia nonna, ligure doc, si chiamava Rosalia e questo nome è molto diffuso in tutta la Liguria”. L’idea di avviare una collaborazione fra il Consiglio regionale della Liguria e il Comune di Palermo è nata dal fatto che la Santa Patrona di Palermo è molto venerata ed amata anche in Liguria, in tutte e quattro le province ed anche a Nizza, dove sono presenti innumerevoli manufatti pittorici e scultorei di elevato pregio. Da qui, la decisione d’incontrarsi per promuovere una serie di scambi culturali. A Palermo, tra l’altro, è custodita nell’Oratorio di Nostra Signora del Rosario a San Domenico una pala d’altare raffigurante Santa Rosalia, dipinta a Genova dall’artista fiammingo Anton van Dyck (1624) e poi trasferita nel capoluogo siciliano. Ma le testimonianze della venerazione che i liguri hanno avuto ed hanno per la Santa è rappresentata da molti altri elementi, come le numerose chiese (circa una ventina) a lei consacrate, che si trovano nel territorio della Liguria. Il culto della Santa si è affermato in Liguria con il periodico ritorno della pestilenza. Nella terribile peste che infuriò nel 1631 nella Riviera di Ponente, la città di Nizza invocò la protezione di Rosalia. Nel 1655 si scioglieva il voto, attraverso l’erezione nella cattedrale di un sontuoso altare: qui la Santuzza è rappresentata accanto alla Vergine e a San Rocco, antico tradizionale protettore degli appestati. La terribile pestilenza che devastò Genova nel 1656-1657 vide Santa Rosalia fra i protettori celesti più invocati. La devozione si diffuse a Genova, soprattutto grazie a un nuovo ordine religioso, quello dei Ministri degli Infermi o Crociferi. Durante la peste del 1624 a Palermo, del 1630 a Milano e del 1656 a Genova, l’ordine diede prova di una straordinaria abnegazione. Dopo l’esposizione palermitana, la mostra sarà trasferita a Genova, dove sarà esposta nell’ambito delle manifestazioni di “Genova capitale europea della cultura”, per poi proseguire il suo tour in altri centri liguri. |