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16 Novembre - CCP Agricantus - Inaugurazione della rassegna cinematografica, a cura di Sergio Mangano, “Metamorphosis. Il corpo, l’Anima e la Macchina”, 5 film di David Cronenberg.

 

Il Circolo del Cinema Videodrome inaugura oggi la stagione 2003 2004, con la prima rassegna cinematografica in formato video, presso il Centro Polivalente Agricantus di via XX settembre 82a.

Il titolo della rassegna, a cura di Sergio Mangano, è “Metamorphosis. Il corpo, l’Anima e la Macchina”, 5 film di David Cronenberg:

1. 16 nov. La mosca, con Jeff Goldblum, Geena Davis
2. 23 nov. Il pasto nudo, con Peter Weller, Judy Davis, Ian Holm
3. 30 nov. Scanners, con Jennifer O’Neil, Stephen Lack
4. 07 dic. Crash, con James Spader, Holly Hunter
5. 14 dic. eXistenZ, con Jennifer Jason Leigh, Jude Law

Le proiezioni avranno inizio alle ore 17,45

Il singolo ingresso è di € 2,50

L’abbonamento per cinque film è di € 10,00

A tutti i partecipanti sarà data la tessera Videodrome (gratuita)

Le successive rassegne, ancora in fase di progettazione, saranno dedicate alle opere prime della Nouvelle Vague, ai registi Ingmar Bergman, Andrej Tarkovskij, Jacques Tati.

Contaminazione, mutazione, ibridazione ecco alcuni termini chiave per decodificare l’opera cinematografica di David Cronenberg. Il regista canadese impernia i suoi film attorno, o meglio addosso, ai protagonisti ed ai loro corpi, alle loro fisicità. Il corpo è per Cronenberg elemento imprescindibile nell’atto conoscitivo, in questo senso le contaminazioni a cui esso è sottoposto nel rapporto con le nuove tecnologie – in quel rapporto organico e inorganico tra la materia, la carne e lo spirito, l’anima – ridisegna la mappa dell’ego conducendolo continuamente verso zone sconosciute attraverso un interminabile processo di metamorfosi. Questa continua mutazione tuttavia rende gli individui distanti, incapaci di riconoscersi. E’ quanto accade in The Fly, nella storia d’amore tra lo scienziato (David Goldblum) e la giornalista (Gena Davis). La mutazione psico-fisica allontana lo scienziato dalla donna amata per condurlo ai confini della sua natura extra umana e extra corporea.

A proposito dell’estraneità e degli insetti lo stesso regista afferma “Condivido con Burroughs l’ossessione per gli insetti. Se pensiamo a un essere paragonabile a un extraterrestre, a una forma di esistenza perfettamente estranea, che vive al nostro fianco ma con cui non condividiamo alcun valore, alcuna affinità, ebbene questo essere è l’insetto”.