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News da Palermo |
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19 Luglio - Villa Trabia - ore 21 - l'Eifman Ballet Theatre di Leningrado, una delle compagnie di danza più celebri d'Europa, propone My Jerusalem e Requiem. |
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Come ghiotto anticipo del "Palermo Teatro del Sole Festival", la rassegna estiva di spettacoli del Comune, diretta da Davide Rampello, va in scena domani, sabato 19 luglio alle 21, a Villa Trabia, una delle compagnie di danza più celebri d'Europa, l'Eifman Ballet Theatre di Leningrado, che proporrà My Jerusalem e Requiem. Lo spettacolo non ha repliche; il biglietto costa 5 euro; il botteghino sarà aperto dalle ore 20.
Direttore artistico dell'ensemble, Boris Eifman è
uno dei protagonisti del balletto moderno, premiato e riconosciuto in tutto il
mondo per le sue coreografie innovative e per aver formato un eccezionale gruppo
di danzatori-attori. Definito dal "New York Times " il coreografo russo di
maggiore successo del momento, Boris Eifman ha saputo fondere in uno stile
personalissimo la danza d'avanguardia con le metodologie del teatro drammatico e
del cinema del '900, dando vita ad una forma di spettacolo completa; i suoi
attori-danzatori utilizzano una solida formazione classica come trampolino di
lancio per coreografie di assoluta modernità.
My Gerusalem
L'AUTORE Dopo gli inizi
negli anni '70, durante i quali richiama l'attenzione della critica e diventa
coreografo ufficiale della scuola del Balletto Kirov, Eifman fonda il Ballet
Theatre nel 1977, diventando l'artefice principale della rivoluzione della
concezione di danza classica in Russia. Colpevole di "non fare arte sovietica" e
a lungo impedito - per motivi politici - nel proporre i suoi spettacoli
all'estero, solo nel 1998 Eifman fa la sua prima tournée all'estero, ottenendo
un successo trionfale al Théatre des Champs Elysèes, a Parigi, replicato subito
dopo in tutte le parti del mondo, dall'Europa occidentale e orientale al
Giappone, dagli Stati Uniti a Israele, dal Sudafrica all'America Latina. Sono due i balletti (entrambi in un atto) che l'Eifman Ballet Theatre presenta a Palermo: My Jerusalem, idea originale, coreografia e luci di Boris Eifman, musiche di Mozart, Rakhmaninov, Wahnfried e Schaaf, scene e costumi di Vjacheslav Okunev; e Requiem, idea originale, coreografia e luci di Eifman, musica di Mozart, scene di Simon Pastukh, costumi di Katja Rapaj. Il primo è un vero e proprio inno a Gerusalemme, considerata il simbolo unificatore delle tre religioni monoteiste, la cristiana, la musulmana e l'ebraica. In un mondo brutale e senza valori, un gruppo di ragazzi e ragazze di oggi, indifferenti e senza meta, riscoprono d'improvviso gli echi delle rispettive memorie culturali e religiose e, battendo la violenza sempre in agguato, riescono a trovare il motivo comune della pace e della fratellanza. In Requiem, Eifman fà suo il respiro universale mozartiano, dove angosce e interrogativi sul destino dell'uomo si mutano, da canto funebre, in un'indagine impietosa nella memoria personale. Il Requiem, allora, diventa un processo creativo che esprime dal profondo una svariata gamma di sentimenti, che passano dalla sofferenza alla speranza, all'amore per l'umanità.
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