Teatro
Metropolitan - Palermo
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Stagione
teatrale 2004/2005
14 e 15 Dicembre 2004
LELLA COSTA
in
Traviata - l’intelligenza del cuore
di Lella Costa e
Gabriele Vacis
regia: Gabriele Vacis
Martedì 14
dicembre, alle ore 21.15, con replica mercoledì
15, Lella Costa sarà sul palco del Metropolitan
per la stagione teatrale 2004/2005, con lo
spettacolo TRAVIATA “l’intelligenza del cuore”.
Regia di Gabriele Vacis
Durante la lunga e bellissima tournée di
“Precise Parole”, molte volte è capitato che chi
era venuto a trovarmi in camerino dopo lo
spettacolo, colleghi, amici o pubblico, non fa
differenza, mi chiedesse: "e dopo Otello?"
E quando ho cominciato a rispondere: "Traviata",
ho colto reazioni diverse, sì, ma tutte
incuriosite, anzi, come folgorate da un'idea
tanto stravagante, eppure tanto ovvia, quasi
inevitabile.
Ma certo,
"Traviata": e che altro?
Come Otello, è una
storia universale che tutti credono di
conoscere: eppure, quando ti metti a raccontarla
con passione ed esattezza, scopri un'infinità di
dettagli, sguardi, intenzioni, letture
possibili. In più è una storia profondamente
radicata nel nostro immaginario, nella nostra
cultura alta ma anche nella meravigliosa memoria
“nazionalpopolare” che è fatta di libretti
d'opera, di loggioni, di arie imparate da
bambini in forma di ninnenanne, di frasi
improbabili eppure diventate nostre, come una
sorta di lessico familiare che riappare
imprevisto e imprevedibile ("Questa donna pagata
io l'ho", "Parigi, o cara, noi lasceremo"...).
E' una storia
d'amore, appassionante e disperata ma anche
lievemente irritante, con tutti quei non detti e
soprattutto quel dissennato fidarsi dell'intuito
maschile: "Amami Alfredo, quanto io t'amo..."
brava , ma se non glielo spieghi per bene,
quanto lo ami, come puoi pretendere che lo
capisca da solo?
Ed è, come Otello,
una storia assolutamente attuale. Non solo le
Traviate, Margherite o Violette che siano, sono
disperatamente alla ricerca di un ruolo,
un'identità, una legittimazione, uno straccio di
famiglia (diciamoci la verità, bersi quella
storia della cognatina ripudiabile, ma via...);
ma le loro eredi sono, ancora oggi, al centro di
una infinita quanto ipocrita battaglia sociale
che le vorrebbe di volta in volta redimere o
fiscalizzare, senza mai, MAI porsi la questione
di coloro che, ancora oggi!, non possono fare a
meno di comprarsi, insieme al corpo delle donne,
un'identità virile.... Come dice De Andrè:
"Banchieri,
pizzicagnoli, notai coi ventri obesi e la mani
sudate / coi cuori a forma di salvadanai, noi
che invochiam pietà, fummo traviate./ Navigammo
su fragili vascelli per affrontar del mondo la
burrasca / ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca..."
Oh sì, dopo
"Otello" non poteva che essere! "Traviata"
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