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Riscoltato per voi
da
Daniele Castiglia
15/11/2003 |
"Rock 'n' Roll
All Nite !!" Così s'intitolava una delle
canzoni più note scritte di Kiss; con queste
parole potrebbe sintetizzarsi l'essenza di
questo doppio album dal vivo della band
mascherata. Pubblicato nel 1975 il disco in
questione concludeva il primo ciclo di vita
della rock band americana, quello dei tre dischi
d'esordio: l'omonimo "Kiss" (1974), il
successivo "Hotter Than Hell" (1974) e
soprattutto il terzo album "Dressed to Kill"
(1975) contenente la sopracitata "Rock 'n'
Roll All Nite" canzone divenuta manifesto
dei Kiss e di un certo stile di vita che i
seguaci della band facevano proprio. Con
l'uscita di "Alive!" chi accusava
i Kiss di essere un fenomeno da baraccone legato
solo all'immagine e privo di una vera
consistenza musicale dovette ricredersi. "Alive!"
racchiude tutta l'essenza del rock 'n' roll
della band americana, questo disco è energia
allo stato puro, spontaneità e grande capacità
d' intrattenere le folle che sempre più numerose
accorrevano agli show dei Kiss; questi ultimi
erano (e sono tutt'ora) spettacolari quanto mai
e ricchi di trovate sceniche ed effetti di luce.
Certo, su disco manca l'aspetto visivo che tanta
notorietà diede alla band, ma questo è un motivo
in più per gustarsi l'energia sprigionata della
musica e dai singoli musicisti. Superba è la
prova dello "spaceman" Ace Frehley,
chitarra solista dallo stile bluesy fluido e
naturale, ma mai scontato, e soprattutto quella
del "gatto batterista" Peter Criss qui in
forma smagliante.
Il primo CD si
apre con "Deuce", brano con cui la band
apre tutt'ora i suoi concerti, dal coinvolgente
riff un po' alla AC/DC, su cui Frehley intesse i
suoi bellissimi assoli tra una strofa di cantato
e l'altra. Si prosegue con "Strutter"
brano trascinante che vede in primo piano il
giro di basso del "vampiro" Gene Simmons,
sempre di gran classe il lavoro solistico svolto
da Ace Frehley nella decorazione del brano.
Segue "Hotter Than Hell" dall' omonimo
album, "Firehouse" che Paul Stanley era
solito eseguire in tenuta da pompiere; e poi "Nothin'
to Lose", "C'mon and Love Me", "Parasite"
e "She" che risalta le influenze
zeppeliniane che la band del bacio non ha mai
nascosto. L'atmosfera che per tutto il disco si
respira è quella festaiola che ha da sempre
caratterizzato gli spettacoli dei Kiss. Il 2° CD
prosegue con "Watchin' You" e "100,000
Years" dove Peter Criss si avventura in un
lungo e potente assolo di batteria di quasi 10
minuti, durante il quale Paul Stanley incita il
pubblico da grande intrattenitore. E poi "Black
Diamond" con Peter Criss al canto. Che dire
poi delle ultime quattro tracce: "Rock Bottom",
"Cold Gin", "Rock and Roll All Nite"
e "Let me Go Rock And Roll", dei veri e
propri inni al rock, quello vero, genuino,
sensuale e trascinante da non riuscire a stare
fermi, fatto per divertirsi, come tutta la
musica dei Kiss, priva di inutili
intellettualismi, ma piena di vibrazioni
positive.
"Alive!",
un mese dopo la pubblicazione, diventò il primo
disco d'oro della band. I Kiss a poco più di un
anno dal debutto discografico erano già un mito,
ma ancora ignari del grandioso successo che li
avrebbe travolti negli anni a venire e che ne
avrebbe fatto una vera icona del genere.
Daniele Castiglia |