presenta
MARTEDI’ 23
NOVEMBRE
RAINBOW
CLUB
MILANO
Prezzo biglietto:
13€
Inizio concerto:
ore 22.00
THE SOUNDTRACK OF OUR LIVES
+
COLOUR OF FIRE
in concerto
DOPPIO LIVE DI
QUALITA’
SUL PALCO IL
GRUPPO SVEDESE TRA I PIU’ SEGUITI DELLA SCENA
ROCK SCANDINAVA
PRESENTERANNO
IL LORO NUOVO DISCO “ORIGIN I” (WARNER)
IN APERTURA LA
NUOVA SPERANZA DEL ROCK BRITANNICO
CHE PRESENTERA’
L’ALBUM “PEARL LACKNACE” (PIAS/SELF)
E’ un doppio
appuntamento live che unisce due gruppi in
Italia per promuovere i loro nuovi lavori in
studio, un doppio live che mette a confronto il
“guitar-rock” dei TSOOL e quello
britannico dei Colour of Fire.
The Soundtrack
of Our Lives (
www.thesoundtrackofourlives.net ) arrivano
in Italia presentando il loro quarto album in
studio “Origine I”, 12 pezzi che proseguono il
percorso di questo gruppo svedese che unisce
rock di ottima fattura tra psichedelia, pop e
rock alla Ac/Dc, un gruppo che nasce a Goteborg
nel 1995 alla fine di quella parabola musicale
chiamata “New Wave” scandinava, i fondatori dei
TSOOL, Ebbot Lundberg (voce) e Bjorn Olsson
(chitarra) sono stati i fomentatori,
musicalmente e culturalmente, di quella fase
che, durante gli anni ’80 ha portato la musica
svedese fuori dai confini
nazionali/territoriali.
I Tsool hanno alle
tre dischi composti a più mani, tutti i membri
del gruppo infatti sono songwriters, tutti
eccetto il batterista Fredrik Sandsten, che però
suona con molte altre band scandinave ed è
considerato tra il migliore drummer della
regione.
Il primo album è
del 1996 “Welcome to the Infant Freebase”, che
dalla critica viene accolto molto bene, un disco
suonato a cavallo del pop e del rock’n’roll, il
seguente “Behind the Music” li impone
all’attenzione del pubblico europeo, soprattutto
grazie alle parole di Noel Gallagher degli Oasis
che lo definisce “il migliore degli ultimi 6
anni” e decide di portare in tour i TSOOL che
hanno così la possibilità di aprirsi ad un
vastissimo pubblico.
Ad Ottobre di
quest’anno è uscito il 4* album con 12 canzoni,
i TSOOL ne avevano in cantiere 18 ed hanno già
annunciato una “part 2”.
Sono probabilmente
gli unici degni eredi dei Muse, i Colour Of
Fire (
www.colouroffire.co.uk ) si affacciano al
terzo millennio in punta di piedi, iniziando
dalla provincia britannica e arrivando
all’Europa e chissà forse oltreoceano, un po’
come successe anni fa a Matthew Bellamy e soci,
ora ci sono i Colour Of Fire e come garanzia
musicale sfoggiano il loro disco “Pearl Necklace”,
un album che viene recensito ottimamente sia
oltremanica sia in Italia.
La loro vita
artistica inizia nello York nel 2002 quando il
gruppo si forma su decisioni di Stuart e Owen,
producono un demo stampato in sole 100 copie che
viene addirittura programmato per due week end
sulle frequenze della BBC.
Fin da subito
quindi l’orecchio degli addetti ai lavori si
sintonizza su questo quartetto giovane giovane e
di belle promesse. Dopo alcuni singoli, quest’anno,
nel mese di aprile, c’è stato il lancio di un Ep,
“The Exile” che è stato un po’ un traino per
l’uscita dell’LP “Pearl Necklace”. Un disco che
esplica in maniera pressoché perfetta le grandi
capacità musicali del quartetto, un album in cui
sono evidenti i gusti di Stuart e soci, il rock
di Placebo e Muse su tutti ma anche sonorità che
si rifanno a gruppi come Nirvana, Suede, Faith
No More e molti altri
AF
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