Novità

I CD: Recensioni e notizie

Lo Spazio Musica di Spaghettitaliani

La nostra recensione

Ectoplasmi - DNA2

1 Tutto ciò che serve
2 Fuori un po'
3 Spegnimi
4 Rain man
5 Intorno a me
6 Berenice
7 Il male di me
8 Gelido (ieri)
9 Troppo in fretta
10 Dopo le sei
11 Al posto mio
12 Volutamente
13 Domingo de manana

il CD contiene una traccia multimediale contenente musica, testi ed immagini.


Giuseppe Lo Bue (chitarra, voce)

Cristiano Merini (batteria)

Vincenzo Misale (basso)

DNA2

www.dna2.it


Prodotto da: LATLANTIDE 2003

Testi, musica, arrangiamenti: DNA2 (Lo Bue e Merini) tranne brano 6: DNA2 e Caroppo

Traccia multimediale: Ivaldo Riva per l'ATLANTIDE

Booking: LATLANTIDE - www.latlantide.it - info@latlantide.it

Distribuzione: AUDIOGLOBE - www.audioglobe.it - audioglobe@audioglobe.it

-

La recensione

di Marco Meschis

15/11/2003

 

Parole acide, sound metallico

I Dna2 con “Ectoplasmi” incidono il loro primo album (prodotto da Latlantide). Non è il loro esordio discografico dato che già un paio di loro incisioni si trovano in due compilation prodotte rispettivamente da Sana Records di Milano e Fridge sempre di Milano.

I Dna2, al secolo Giuseppe Lo Bue (Voce, chitarra e autore dei testi), Cristiano Merini (Batteria e coautore con Giuseppe Lo Bue di tutte le canzoni) e Vincenzo Misale (Basso. Dopo questo disco ha lasciato il gruppo e al suo posto è subentrato Andrea Rubini) già dalla prima canzone del disco (Tutto ciò che serve) vogliono far capire che sonorità avrà il resto dell’album. Ascoltando ogni singolo pezzo si nota la fortissima matrice punk rock che caratterizza il trio.

I testi di tutte le canzoni (tranne la traccia 13, Domingo de manana), comprese le due “ghost track”, sono in italiano. Questo fa capire la voglia di originalità e sincerità che vive all’interno del gruppo. Originalità e sincerità, perché per un gruppo come i Dna2, giovanissimi, sarebbe stato facile realizzare un cd con tutti pezzi in inglese per essere più “internazionali” (che fa rima con commerciali). Invece no, tutti pezzi italiani con liriche molto pungenti con casi di particolare eleganza stilistica (vedi Berenice e Gelido) sottolineati e interpretati dalla ruvida voce di Giuseppe Lo Bue (non sarà un caso che sia lui l’autore dei testi).

Dal punto di vista musicale, come ho già detto all’inizio, è un album con un sound abbastanza omogeneo dove il trio basso – batteria - chitarra alterna a momenti di rilassamento momenti di forte incalzo ritmico.

C’è da dire che, anche se il punk prevede un sound standard con i tre strumenti sopraccitati in forte evidenza, una piccola parte dedicata alle tastiere elettroniche per creare sottili tappeti sonori o anche per veri e propri “assoli” con sintetizzatori e processori per tastiera non avrebbe intaccato l’idea che il trio, di origine bolognese, voleva comunicare: punk rock “nervoso” suonato con molta professionalità abbinato a testi pungenti, con una buona dose di originalità ed…in italiano. 

Marco Meschis