Data evento: 19-12-2017
Al Cinema De Seta di Palermo l'ultimo film del ciclo francese "Cinemardi" organizzato dall'Institut Français in autunno: "Rosalie Blum" di Julien Rappeneau, martedi 19 dicembre alle ore 21 in lingua originale
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Ultimo appuntamento per la rassegna Cinemardi, il Cinema di martedi, mardi in francese, voluta, pensata, ideata e organizzata dall'Institut Français di Palermo, che chiude così il ciclo di film del nuovo cinema d'oltralpe d'autore prima della pausa natalizia. Al cinema De Seta del capoluogo siciliano è tempo di "Rosalie Blum" di Julien Rappeneau (Francia, 2015), pellicola in proiezione martedì 19 dicembre alle ore 21 in sala, versione originale coi sottotitoli in italiano, ingresso libero come sempre.
Vincent Machot conosce a memoria la sua vita. Si divide tra la parruccheria, suo cugino, il suo gatto e una madre decisamente troppo invadente. Ma a volte la vita rivela delle sorprese, anche per i più prudenti... Incrocia per caso Rosalie Blum, una donna misteriosa e solitaria, che è convinto di avere già visto. Ma dove? Intrigato, decide di seguirla ovunque, nella speranza di saperne di più. Non sa che questo pedinamento lo trascinerà in un'avventura piena di imprevisti in cui scoprirà dei personaggio fantastici e affascinanti. Una cosa è sicura: la vita di Vincent Machot cambierà.
Con questo adattamento del fumetto di Camille Jourdy, Julien Rappeneau firma il suo primo lungometraggio. Reinventa l'universo grafico e la struttura, qui ridistribuita in tre capitoli dedicati ai personaggi principali (nell'ordine: Vincent, Aude, giovane bionda e disincantata nipote di Rosalie Blum e Rosalie stessa), riprendendo per tre volte la storia all'inizio, dal punto di vista di ciascuno. Crea una storia originale, piena di sorprese e umanità, una storia che trae origine dal quotidiano reale e dal quotidiano provinciale (il film è girato a Nevers) di persone grigie, solitarie, sconsolate.
Mescolando poesia e leggerezza, malinconia, umorismo e suspense, Rosalie Blum ricorda l'universo de Il Favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet nel suo modo di reincantare il quotidiano.