17/05/2011 - Oggi 17/05 esce "LA BUCCIA DEL BUIO", album d'esordio del cantautore ligure (Imperia) EUGENIO RIPEPI
EUGENIO RIPEPI
ESCE OGGI IL SUO PRIMO ALBUM
"LA BUCCIA DEL BUIO"
Da oggi è in vendita nei negozi tradizionali e nei digital store "La buccia del buio" (CNI Music), debutto discografico del talentuoso cantautore imperiese EUGENIO RIPEPI. Contemporaneamente è in rotazione radiofonica il brano "La luce scalza", primo singolo estratto dall'album.
"LA BUCCIA DEL BUIO" è un album che trasfigura la musica etno-pop italiana ispirandosi al songwriting del grande Bob Dylan e strizzando l'occhio allo stile di Fabrizio De André e Francesco De Gregori. Il disco è un crescendo di pop contaminato dalle sue esperienze trasversali come poeta, attore, critico, giornalista, regista e direttore artistico.
Ecco la tracklist completa de "LA BUCCIA DEL BUIO":
"La luce scalza"
"Pioggia a Falluja"
"Scomparso"
"Trasparente"
"Quando i tegolini erano quadrati (live in studio)"
"Pioggia a Maggio in pomeriggio"
"Un venditore di bonsai"
"Il cantautore non è un mestiere"
"Stanno già finendo i viveri"
"Scarpe di colla"
"Ti prego amore smettila"
"E nessuno"
"L'ultimo indirizzo del Salvatore"
"Il fiato scuro dell'asfalto"
"La pelle ammaccata del cielo"
"Fortuna bruna"
"LA BUCCIA DEL BUIO", registrato all'Ithil World di Fabrizio Noè ad Imperia (insieme al fonico Giovanni Nebbia) e masterizzato al Nautilus di Milano (da Giovanni Versari) vede la partecipazione di arrangiatori prestigiosi: Valter Ferrandi, Corrado Trabuio (Arti e Mestieri, Riccardo Zegna), Matteo Dolla (Bluvertigo, Lacuna Coil, Giorgia) e Claudio Lugo, con il supporto aggiuntivo dei Sottosuono (nota tribute band imperiese di Beatles e Beach Boys che accompagnerà il cantautore imperiese in tournée). L'intera sessione ritmica del disco è curata da artisti del calibro di Ellade Bandini alla batteria (Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini), Marco Fadda alle percussioni (Ivano Fossati, Eugenio Finardi) e Luca Scansani al basso elettrico (Ivan Graziani, Enzo Jannacci).
Scheda Album
"L'oscurità è un vestito pesante, di una stoffa scortese, avversa alle costrizioni. Zero per zero uguale zero. I colori si licenziano e rimane il vuoto. Calamita. Succedono sedici cose. La verità tocca chi è scappato da sé stesso. Giù sulla Terra la lotta per la sopravvivenza è dura. Pochi folli la ingannano. Pochissimi cercano di raccogliere la sfida. Altri preferiscono scappare senza muoversi. In mezzo a questi sedici accadimenti è possibile perdersi o trovarsi. Per cui è inutile fare programmi. Datevi il beneficio del dubbio".
Eugenio Ripepi
LA LUCE SCALZA
Singolo di lancio dell'album. Qui c'è musica leggera pura, un cantautore coi piedi piantati per terra, l'umiltà come chiave per comprendere il mondo. Parole semplici vicine alla natura delle cose e una melodia che ti rimane in testa.
PIOGGIA A FALLUJA
Urla di guerra, in mente scene di caserma kubrickiane, poi una chitarra smonta tutto. Si parla di Iraq in particolare. I rumori di quei momenti riecheggiano su archi e percussioni. Ma la canzone non punta il dito su una sola guerra, ne supera il significato investendo tutti i conflitti tra uomini.
SCOMPARSO
Non più contaminazione pop: arrangiamenti di Matteo Dolla (mix engineer di Bluvertigo, Lacuna Coil e produttore di Giorgia). Cosa significa Scomparso per Eugenio? È raccontare l'indifferenza nei confronti delle persone ai bordi della società: soli, sulle strade, ignorati quotidianamente dalla gente.
TRASPARENTE
Espressione anticonformista di un modello di donna lontano dalle tendenze quotidianamente proposte e amplificate negli orrori del mondo attuale basato sull'immagine a tutti i costi.
QUANDO I TEGOLINI ERANO QUADRATI
Il passato. Rimpianti. Il mondo girava diversamente. C'era più rispetto per le persone e per la natura attorno a noi. Una televisione pulita, educazione, le partite di pallone nei campetti e i sentimenti davanti a tutto. Musica a cura dei Sottosuono, band che accompagnerà il cantautore imperiese nella tournèe de "La buccia del buio".
PIOGGIA A MAGGIO IN POMERIGGIO
Tutto sembra fermo. Pianoforte, flauto traverso, percussioni e gocce sorreggono una voce leggera che ricorda come sentire il vero rumore della pioggia... ma esiste?
UN VENDITORE DI BONSAI
Cantare alle piantine coltivandole al riparo dell'autorità, tra profumi buoni sciolti in aria e lune di granito. Accanto a lui la silenziosa emarginazione dell'arte e la scaltra lotta per la sopravvivenza quotidiana. Su tutti quella del pastore di metallo che raduna il suo gregge sacrificale.
IL CANTAUTORE NON È UN MESTIERE
Cos'è un cantautore? La gente comincia a parlare in giro di questa malattia e, in breve tempo, vieni etichettato come perdigiorno e indirizzato alle migliori comunità di recupero. Un brano in difesa dell'ironia.
STANNO GIÀ FINENDO I VIVERI
Ci rimane ben poco da rosicchiare attorno al torsolo malato del nostro sporchissimo pianeta, tra bombe disinnescate attorno all'umore scuro del petrolio e giornali che cercano di parlare d'altro. Obiettivo: distogliere le masse per comandarle attraverso la globalizzazione. Un messaggio ai telegiornali: mai pervenuto.
SCARPE DI COLLA
La strada angusta che non dà riscatto ai poveri, dove si consumano le peggiori nefandezze. Sopra questo luogo sorgono altri posti più tranquilli. Tutti chiusi con delle porte molto spesse. All'interno di questi luoghi altre particolari nefandezze, tra cui quella dell'omissione. Lontano dagli occhi, lontano dai portafogli e ancora dai telegiornali.
TI PREGO AMORE SMETTILA
Così ripete Ripepi "non ti fare richiamare dal chiarore". Ma chi può volere restare al buio per tutta la vita, senza rilievo nei contorni? Prima o poi accade. Archi e chitarra insieme per restare.
E NESSUNO
Nessuno ti potrà portare via. La quotidianità è assassina: il lavoro leva il respiro. Non c'è una persona che riesce a starti accanto. Nessuno. Ma quando incontri un vero nessuno, qualcuno che ha dimenticato tutto, anche il proprio nome, può finire che torni a riflettere su tutto quanto.
L'ULTIMO INDIRIZZO DEL SALVATORE
Chitarra e ritmo. Lenti. Una linea rossa su cui il suono scivola nei secondi e ti fa percepire lo spazio intorno. Sax vibrante che trasporta il colore delle parole e prende voce.
IL FIATO SCURO DELL'ASFALTO
Chitarre leggere, l'odore dell'asfalto dopo la pioggia. Ogni oggetto ricompare pulito e può riacquistare dignità. Lasciare per un momento la logica, la via d'uscita rimane la sola meraviglia.
LA PELLE AMMACCATA DEL CIELO
La sensazione di cadere dal pensiero di un'altra persona... solo chi ha deciso di non vivere più può evitarla.
FORTUNA BRUNA
La fortuna non è per tutti. La giustizia è una sposa abbandonata. Arrangiato da Valter Ferrandi, il brano di chiusura porta un coro che mischia voci di nazioni e timbri diversi: uomini e donne italiani, uruguayani e senegalesi. "La forza vince sulla ragione. Non c'è altro da dire. Purtroppo. Ma ci sarebbe molto da fare".
EUGENIO RIPEPI, nato a Reggio Calabria il 20 Aprile 1979, cresce in terra calabrese fino all'età di 18 anni. I cinque anni successivi li passa nella cornice surreale di Venezia dove imbraccia la sua prima chitarra e inizia la carriera artistica come attore di prosa diplomandosi alla Scuola del Teatro Stabile del Veneto nel 2000. 23enne arriva ad Imperia, città che lo svezzerà come musicista autodidatta e lo accoglierà come cittadino adottivo. È regista di diversi allestimenti e direttore artistico di stagioni di spettacoli in cui figurano importanti personalità del teatro italiano. Le esperienze di palcoscenico si contaminano con il cinema, ambito in cui si muove con Scubi Productions, Angelo Licata per Dark Resurrection e Macaia Film di Simone Gandolfo. Contestualmente consegue una laurea al Dams di Genova nel 2006, un'ulteriore laurea di specializzazione in Scienze dello Spettacolo due anni dopo, ed è dottorando di ricerca in Arti, Spettacolo e Nuove Tecnologie all'Università di Genova nel 2010. Nello stesso anno inizia la carriera di docente con il Corso in Canzone e Pop Music dell'Università di Genova (presentando incontri con personaggi del calibro di Gino Paoli, Simone Cristicchi, Francesco Baccini, Pepi Morgia, Gian Piero Reverberi). Eugenio alterna la scrittura musicale a quella letteraria e giornalistica: collabora con l'Eco della Riviera ed è direttore della rivista Artwhere. Ha pubblicato due libri di componimenti poetici ("La luce scalza" nel 2002 e "Eredi del punto su tele di carne" nel 2004 con la prefazione dello scrittore Giuseppe Conte). In attesa di pubblicazione un terzo volume di poesie ed i suoi studi accademici sul Teatro-Canzone. Ultimo riconoscimento al recentissimo Salone Internazionale del Libro di Torino dove ha ricevuto menzione speciale al concorso letterario inediTO 2011 nella sezione testo canzone.
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