10/05/2011 - Esce oggi 10 maggio "La foce del ladrone", il nuovo album di FABIO ZUFFANTI
Esce oggi su etichetta Spiral Records/Long Song Records con distribuzione Audioglobe "La foce del ladrone", il terzo album ufficiale di Fabio Zuffanti. L'uscita del disco é stata anticipata dal singolo e videoclip del brano "Musica strana", che è gia entrato nella playlist di Isoradio e di molte delle principali radio rock italiane, mentre la presentazione ufficiale dal vivo avverra' il 29 maggio al Muddy Waters di Calvari (Genova).
I MUSICISTI CHE SUONANO CON FABIO IN QUESTO CD SONO
FABIO ZUFFANTI: Basso, chitarre, organo, sintetizzatori, mellotron, voce solista
MAURIZIO DI TOLLO: Batteria, percussioni, cori
MATTEO NAHUM: Chitarre
BORIS VALLE: Piano, cori
CARLO CARNEVALI: Cori
FORMUS STRINGS QUARTET diretto da LUCA SCHERANI
SYLVIA TRABUCCO: Violino
ALESSANDRA DALLA BARBA: Violino
ILARIA BRUZZONE: Viola
CHIARA ALBERTI: Violoncello
TRACKLIST:
1986 (ON A SOLITARY BEACH)
MUSICA STRANA
SE C'E' LEI
LUNAR PARK
UNA NUOVA STAGIONE
IN CANTINA
CAPO NORD
IT'S TIME TO LAND
Dopo diciassette anni di carriera e diversi progetti con cui ha esplorato i più disparati generi musicali, e dopo due album ed un ep decisamente cupi e sperimentali a suo nome, Fabio Zuffanti ha sentito l'esigenza di dedicarsi ad un lavoro di canzoni vere e proprie, più solari e comunicative sia a livello testuale che musicale. E' nato cosi "La foce del ladrone", un disco, per la prima volta nella carriera dell'artista ligure, di musica pop nell'accezione migliore del termine. Un disco nel quale tra le altre cose si ritrova, a partire dal titolo e dalla copertina, un sentito omaggio alle atmosfere contenute nel ben più famoso "La voce del padrone" di Franco Battiato, che da ragazzo lo folgoro' e lo fece avvicinare al mondo della musica. Al di la' di questo riferimento si tratta di certo nelle tematiche del lavoro più personale, musicalmente e liricamente, che Zuffanti abbia mai concepito. Le canzoni parlano di ricordi (1986), situazioni surreali che si intersecano con la vita vissuta (In cantina, Se c'è lei), sogni e visioni (Capo nord, Lunar park) e piccole invettive (Musica strana, Una nuova stagione, It's time to land). I brani sono attraversati da una suggestiva sintesi tra il mondo ipnotico, wyattiano e sognante che da sempre caratterizza la musica dell'artista ligure ed alcune atmosfere che erano nell'aria all'inizio degli anni '80 in dischi come "La grande grotta" (Alberto Fortis), "Sfinge" (Enzo Carella), "E già" (Lucio Battisti) e molti altri, dando vita ad un sound che si rivela alla fine originale in quanto, per larga parte, avventuroso ed inedito.
"Ho trascorso diciassette anni di carriera musicale lavorando su diversi generi; prog, elettronica, sperimentazione, folk, trip-hop, post-rock, jazz, colonne sonore, musica da camera." - racconta Zuffanti - "Sentivo che fosse arrivato il momento di realizzare un disco che è finalmente di (quasi) puro pop. Il pop per me rappresenta un grande punto d'arrivo e anche di ri-partenza, perché grazie al suo linguaggio posso unire insieme molti dei mondi musicali a cui sento di appartenere, comprimerli e rimandare fuori otto semplici canzoni. Il titolo del disco ha per me una doppia valenza. Innanzitutto penso che il ladrone, anzi, i ladroni, siamo tutti noi musicisti/compositori. Inutile negarlo, quando si compone oltre alla pura e semplice ispirazione c'è sempre un riferimento altrui rimesso in discussione secondo i nostri canoni. Poi, come è evidente, c'è un omaggio a un disco che, risalendo la foce fino alla sorgente, è stato il primo che mi ha fatto capire che la musica sarebbe stata centrale nella mia vita e che mi ha ispirato profondamente. Cosi ho simpaticamente voluto fare questo gioco di rimandi nella copertina, nelle foto e in certi richiami musicali, anche se dall'altra parte credo che questo sia molto personale nelle tematiche. Queste canzoni non hanno la sfrontatezza di paragonarsi a quelle del disco di Battiato, ma sono state costruite seguendo gli stessi criteri di quelle contenute in quell'album: collages di frasi musicali e testuali prese altrove, linguaggio colloquiale, banalita di vario genere, storie di vita vissuta; la stessa voglia di creare qualcosa di fresco e spontaneo ma allo stesso tempo musicalmente non scontato."
SUL WEB:
www.fabiozuffanti.it
BIOGRAFIA FABIO ZUFFANTI
Fabio Zuffanti è nato a Genova. Musicalmente attivo dal 1994 ha realizzato, in qualita di bassista e compositore, diversi album con una miriade di gruppi e progetti da lui fondati e coordinati tra i quali ricordiamo Finisterre, La Maschera Di Cera, Hostsonaten, Quadraphonic e Aries, componendo musiche che spaziano tra moltissimi generi musicali. Negli anni ha lavorato con importanti produttori italiani, in primis Franz Di Cioccio (PFM) e Roberto Colombo, e i suoi lavori sono stati pubblicati da svariate etichette discografiche italiane ed estere. Con i suoi gruppi e progetti ha inoltre effettuato numerosi tour in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Portogallo, Stati Uniti, Messico. Inoltre Zuffanti ha lavorato come autore per Warner Chappel Music e sue musiche sono state utilizzate per jingles pubblicitari, colonne sonore, musicoterapia, libri per bambini, spettacoli di danza. Da segnalare le collaborazioni con gli scrittori Tommaso Labranca, Wu ming e Donato Dallavalle per svariati readings e la collaborazione con Rai Trade nel 2009 per la composizione di commenti sonori per programmi radio e tv. Zuffanti ha anche scritto la rock opera musical-teatrale "Merlin" rappresentata con successo in Italia e Francia nel 2000-2001 e pubblicata su doppio cd nel 2000.
Il suo progetto solista prende vita nel 2007 e lo porta a realizzare, nel corso dei successivi due anni, una serie di progetti: il cd-ep di esordio 'Pioggia e luce' (Marsiglia records), svariate canzoni contenute in diverse compilations e alcuni remix per il gruppo indie Julie's Haircut. La musica dello Zuffanti solista è rivestita da una patina di cantautorato ed elettronica ed ha avuto come punti di riferimento sonori artisti quali Robert Wyatt, Sigur Ros, Lucio Battisti, Franco Battiato, Thom Yorke e molti altri. Di fondamentale importanza per Fabio è la ricerca di una certa atmosfera sospesa tra sogno e realta' che si rivela influenzata da fattori non meno importanti che quelli musicali come la neve, l'asfalto, la pioggia, il fango, gli armadi, le foglie calpestate, le pietre, i racconti strambi e i terremoti dell'anima. Nel 2009 avviene la pubblicazione del primo omonimo album solista di Fabio Zuffanti, pubblicato dall'etichetta milanese Ams. L'album è solista nel senso piu pieno della parola in quanto realizzato interamente e in ogni suo aspetto musicale da Zuffanti; composizione, arrangiamenti, esecuzione, produzione e registrazione. Da segnalare il brano "Domeniche senza tramonto" il cui testo è stato scritto da Tommaso Labranca. Nel marzo 2010 Zuffanti pubblica con Mellow Records il suo secondo album "Ghiaccio", maggiormente orientato verso la forma-canzone, soluzione con la quale Fabio si sta sempre piu confrontando e che trovera' pieno sviluppo nel suo nuovo lavoro "La foce del ladrone", la cui uscita è prevista per il 10 maggio 2011.
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