01/01/2011 - Ruggine - CD di esordio degli Elizabeth

3Fe + 4H2O -> Fe3O4 + 4H2

Il meccanismo spontaneo di formazione della Ruggine coinvolge reazioni chimiche scatenanti tra biossido di carbonio, umidità, ossigeno presente nell'aria e anidride solforosa.
- Quanti angoli, quanti lati, quante sfaccettature pur perseguendo un unico scopo!
Il processo avviene tanto più rapidamente quanto più la superficie è scabra, oppure se il manufatto è sottoposto a sforzo meccanico.
- Il primo album è sempre il più spontaneo. Si crea su una base di ruvido entusiasmo.
Analogico o Digitale?
Varia è la consistenza con cui si presenta la Ruggine: pulverulenta, incoerente, friabile o se di antica data, compatta.
- Quanta polvere copre a volte un vecchio vinile... ma nulla può intaccare, nemmeno la Ruggine, un disco degli Who o di Paul Weller.
I fenomeni di corrosione che s'instaurano sono causa di danni notevoli alle strutture.
- Erano più "corrosi" i tempi in cui tutto era lecito nel rock'n'roll o sono più corrosivi questi anni pregni di buone intenzioni celate dietro al velo marcio dell'indifferenza a tutto?

La Ruggine degli strumenti vintage; quella che copre il suono tipico dello Studio Esagono di Rubiera (RE); quella che tu pensi ferma dopo quanto fatto dai grandi del rock ma che se guardi meglio vedi che cammina, si annida, invade... pian piano, giorno dopo giorno... inesorabile!
La formula chimica che potete leggere sotto il nome della Band è quella della Ruggine.
Perché la stessa cosa la si può sempre raccontare in più modi.
L'importante è saper ascoltare... per non arrugginire!

Il percorso della Ruggine:
01) Un mondo per me
02) Opportunità
03) Piove su Milano
04) Disinfettante
05) Si è fatta quell'ora
06) Elisa sempre qui
07) La mia generazione
08) Schizofrenia
09) Certi giorni
10) Norlevo
11) Io convivo con me
12) You are my light (Bonus Track)