12/02/2016 - Oggi esce "APPENA SVEGLIA", il disco d'esordio di CHIARA DELLO IACOVO
CHIARA DELLO IACOVO
OGGI ESCE IL SUO ALBUM D'ESORDIO "APPENA SVEGLIA"
Da oggi, venerdì 12 febbraio, è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming "Appena Sveglia" (Rusty Records/Believe Digital), il disco d'esordio della giovane cantautrice astigiana CHIARA DELLO IACOVO che questa sera si esibirà con il brano "Introverso" nella finale della sezione Nuove Proposte della 66ª edizione del Festival di Sanremo.
Per l'occasione a dirigere l'orchestra per Chiara Dello Iacovo sarà il Maestro Massimo Morini e durante la serata la giovane cantautrice indosserà capi firmati "Momonì" (brand di NYKY).
"Introverso", il cui video è visibile al seguente link http://vevo.ly/7IqbJn, è una delle dieci tracce dalle sonorità pop-acustiche contenute in "Appena Sveglia", album prodotto da Davide Maggioni, realizzato per gran parte in presa diretta, senza editing e con una post produzione molto essenziale, che mette in evidenza la verità di Chiara e della sua musica.
«Quando due grandi eventi collimano, o finisco per annullarsi o uno prevarica sull'altro. Oppure si affrontano uno alla volta in ordine cronologico - racconta Chiara Dello Iacovo in merito al suo album d'esordio e alla finale che questa sera si contenderà sul palco dell'Ariston - Oggi il primo evento è stato senz'altro l'uscita del mio disco, eppure mi sembra un qualcosa di così lontano, di così già fatto, per me che quel disco l'ho visto crescere. L'unica cosa a cui riesco a pensare è stasera: sono l'unica quota rosa in gara, ma ciò che conta è restare in ogni caso tesi verso la potenzialità. Il disco è una gioia immensa, ma è già successo, stanotte ancora tutto può accadere».
Questa la tracklist del disco "Appena sveglia":
1. Introverso
2. Vento
3. La mia Città
4. Donna
5. Scatola di Sole
6. Soldatino
7. 1° Maggio
8. Genova
9. Il Signor Buio
10. La rivolta dei numeri
"Appena Sveglia" è l'unico concetto che riassume in sé l'idea di inizio e di totale assenza di sovrastrutture. I brani di questo album, così come il suo sound, lo rispecchiano a pieno: senza trucco, senza maschere e con la curiosità tipica delle prime ore della giornata di vedere cosa il mondo abbia in serbo per te.
Una delle domande ricorrenti per noi strani esseri che scriviamo canzoni (un mestiere che più cerco di razionalizzare, più mi arrendo all'idea che sia fuori dalla portata del senso logico) è la seguente: come nasce una canzone? Scrivi prima il testo e poi la musica, o tutti e due insieme? Parti dal titolo o cominci a scrivere senza ben sapere dove andare? Ecco, la risposta a questi arcani è contenuta nella genesi di queste canzoni, ed è precisamente: non-lo-so. Non lo so perché ognuna di loro è nata con un processo differente, e forse è questo che le rende eterogenee, ma al contempo adatte alla convivenza reciproca e alla creazione armonica. L'unico fattore comune è la condizione in cui mi pongo durante il processo creativo, ovvero quella della totale sospensione del giudizio. Solo così alla fine scopro di aver detto proprio quello che avevo intenzione di esprimere, ma a cui non sarei riuscita ad arrivare con un processo razionale. Che lo si voglia accettare o meno, l'ispirazione conta molto più dell'intenzione, e questa è la benedizione e la croce di chi intraprende l'imprevedibile cammino dell'artista. Ah, dimenticavo, un'ultima cosa. Questo segreto almeno lo posso svelare: per quanto mi riguarda, i ritornelli nascono sempre insieme alla musica, se no non potrebbero mai funzionare».
Chiara Dello Iacovo
Prodotto da: Davide Maggioni
Discografica: Rusty Records
Distribuito da: Believe Digital
TRACK BY TRACK
INTROVERSO
Colei che apre le danze, sebbene sia l'ultima arrivata. Inaspettata ma attesa come un primogenito. Se non fossi riuscita a scriverla probabilmente il sentimento di frustrazione e inadeguatezza che la sottende e che grazie a lei ha trovato una catarsi, mi avrebbe fatta collassare su me stessa. Introverso è un gioco serio: un labirinto su più piani, con strofe criptiche che descrivono quello che era l'ambiente che mi avvolgeva nel periodo in cui è nata (ovvero gli studi televisivi) e le sue spine, con un ritornello a metà tra un'invettiva, un gioco di parole e una domanda esistenziale. Il tutto trascinato da un ritmo e una melodia incalzanti che riescono ad addolcire e divertire, evitando che il messaggio di fondo risulti superbo o pesante. Un incastro decisamente fortunato.
VENTO
Tutto parte da un riff di piano che nella versione finale non esiste più. Lui ha trascinato fuori dalla mia testa le immagini del passato che si erano annidate a mia insaputa nelle pareti della mia prima camera torinese. Una sorta di malinconica autoanalisi retrospettiva. Ma ogni scavo nei ricordi giunge col suo prezzo da pagare, e ripensando a quelle strofe nostalgiche, a cavallo della mia bici lungo il corso gelido del fiume Dora, mi accorsi di essere attanagliata da un sentimento pungente di vuoto e bellezza, senza che potessi fare niente per smorzarlo. L'unica cosa che potevo fare era chiedermi da dove venisse.
LA MIA CITTÀ
Un po' come una coppia che dopo essere stata sposata per anni, un giorno si accorge di non conoscere quasi più niente del proprio coniuge, così può accadere con i luoghi. Ho sempre avuto un rapporto ambivalente con la mia città natale e nel momento in cui avevo trovato degli appigli per chiamarla finalmente "casa", dovetti partire sei mesi per gli Stati Uniti: al mio ritorno, niente era come prima. O meglio, tutto era rimasto uguale, ma io non ero più la stessa. Questa distonia si è trascinata sottovoce dentro di me per due anni, finché questa canzone non è stata in grado di delinearla ai miei occhi, senza mezzi termini e condita di quella schiettezza risentita, che solo chi nutre in realtà un grande amore, riesce a tirare fuori.
DONNA
Il mio giro di boa, venuta alla luce dopo mesi che non riuscivo a scrivere. Cronologicamente tra Genova e Soldatino, emotivamente avanti nel tempo di qualche anno. Una canzone che ancora non riesco totalmente ad assimilare, che ha fatto emergere quella parte di me con cui ancora non sono pronta a fare i conti. Nel frattempo, mi ha insegnato che per amare qualcuno bisogna per prima cosa imparare ad amare se stessi.
SCATOLA DI SOLE
Il trittico più pop dell'album, con Donna e Vento. Una canzone-storia, sostenuta dall'analogia sole/arrivo dell'inverno - amore/fine di un amore. Novembre è sempre un mese difficile, un po' come tutti i mesi di transizione, dove l'umore e i sentimenti diventano volubili come le previsioni metereologiche. Il buio arriva prima e si infila dappertutto, e a volte l'unica cosa saggia da fare, sembra prendere una scatola da scarpe gialla e scriverci sul fondo "raggio di sole".
SOLDATINO
La sua genesi vince sicuramente il premio originalità. Un testo in rima che fa breccia nel dormiveglia in modo sorprendentemente spontaneo, quasi come un sogno. Mi ricordo perfettamente come le immagini venivano evocate l'una dopo l'altra e si traducevano in parole in modo nitido e lineare. Il giorno dopo provai ad incastrarle su un giro minore alla chitarra con cui avevo già confidenza scoprendo che combaciavano alla perfezione. Ecco che in modo totalmente inaspettato mi si palesa la condizione di paura ed incertezza che caratterizzava quel Settembre successivo alla maturità, dove il "mondo dei grandi" cominciava a volermi far scendere a patti con la realtà. Credi sempre di essere pronto, ma ogni volta finisce che non lo sei mai abbastanza.
1° MAGGIO
Per me questa canzone è Torino, o meglio, San Salvario. O meglio ancora, è San Salvario prima di viverci e cominciare a conoscerlo, quando ancora mi limitavo a immaginarlo attribuendogli un alone mistico, affacciata a uno dei suoi tanti balconi interni. Avevo quasi diciotto anni, e la storia d'amore che vivevo allora, faceva da filtro alla realtà che mi circondava: 1° maggio non è una data qualunque.
GENOVA (le persiane sono verdi)
Assieme a 1° Maggio è frutto di quello che è stato il mio periodo più folk. Una riflessione indotta da un'immagine semplice: la facciata che Genova concede a chi ha occasione di passarci accanto in treno, ovvero un sovraffollato accavallarsi di edifici dalle persiane verdi. Le finestre, e in questo caso le annesse persiane, sono uno dei temi che mi affascina maggiormente, spesso mi perdo a osservarle e a chiedermi quali mondi nascondano dentro di sé...mondi fatti di silhouette, di sguardi torvi verso le strade che mormorano, vite racchiuse dentro a dei banali panni stesi su un filo. Insomma, mi trovavo in treno col naso attaccato al finestrino e tra la suggestione del viaggio e del mare che costeggia i binari dell'intercity, è nato un circoscritto diario di bordo. Questo brano è la sua sintesi.
IL SIGNOR BUIO
La prima canzone che io abbia mai scritto in italiano, dall'assemblaggio lungo. Un testo che si è preso il suo tempo, senza inizialmente neanche sapere che sarebbe diventato anche musica. Il Signor Buio ha amalgamato la vista notturna dal volo di un aereo, le strade di Berlino, un pezzo di un freddo sabato sera piemontese e dei rimasugli di festa estiva. Ma soprattutto, ha condensato l'atmosfera dei miei sedici anni. L'arrangiamento, anche una volta ultimata la canzone, è rimasto semplice e nudo come lo era la ragazzina che l'ha scritto.
LA RIVOLTA DEI NUMERI
Una canzone nata da una filastrocca, avrebbe mai potuto trovare il suo posto nel disco? A quanto pare se l'è guadagnato, sospesa su un valzer, tra ironia, gioco e quel pizzico di esistenzialismo che fa sì che io continui a pormi delle domande a cui non trovo risposte. L'unico brano registrato in presa diretta, come se ad ogni ascolto fossi lì a suonarlo dal vivo, con le sue piccole imperfezioni e tutta la sua verità.
Dopo aver ricevuto il "PREMIO AFI 2016" per gli importanti successi artistici raggiunti in quest'ultimo anno, Chiara Dello Iacovo si è aggiudicata la vittoria del "PREMIO ASSOMUSICA - MIGLIORE ESIBIZIONE LIVE - CATEGORIA SANREMO GIOVANI 2016", conferito dall'Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo. Inoltre, la cantautrice astigiana è la prima cantante donna a debuttare ufficialmente nella Nazionale Italiana Cantanti.
Subito dopo l'esperienza sanremese, Chiara Dello Iacovo presenterà l'album in un instore tour. Queste le prime date confermate: il 15 febbraio alla Mondadori di Imperia (ore 15.00) e a La Feltrinelli di Genova (ore 18.00), il 16 febbraio a La Feltrinelli di Milano, il 17 febbraio a La Feltrinelli di Torino, il 18 febbraio a La Feltrinelli di Roma, il 19 febbraio alla Mondadori di Firenze, il 20 febbraio alla Mondadori di Perugia, il 21 febbraio alla Mondadori di Matera, il 22 febbraio a La Feltrinelli di Napoli, il 23 febbraio a La Feltrinelli di Bari, il 24 febbraio alla Mondadori di Taranto, il 25 febbraio alla Mondadori di Lecce, il 26 febbraio alla Mondadori di Vercelli, il 27 febbraio alla Mondadori di Alessandria, il 2 marzo a La Feltrinelli di Bologna e il 4 marzo a La Feltrinelli di Verona.
Chiara Dello Iacovo, nata a Savigliano (CN) nel 1995 ma astigiana d'adozione, si avvicina per la prima volta allo studio del pianoforte all'età di 8 anni, mentre a 14 anni comincia a cantare e a comporre i suoi brani, sia testi che musica, prima in lingua inglese e poi in italiano. Nel 2013 Chiara partecipa al San Jorio Festival vincendo nella categoria "Cantautori", mentre l'anno successivo vince nella categoria "Inediti". Sempre nel 2014 vince tre premi del Tour Music Fest (Premio "Songwriter of the Year", "Premio Discografia Rusty Records" ed il "Premio Universal") e firma il contratto con l'etichetta Rusty Records, iniziando così il suo percorso da cantautrice che la vede partecipare al noto programma televisivo "The Voice of Italy 2015". Contemporaneamente al programma televisivo, Chiara partecipa a Musicultura 2015 e, a giugno 2015, rientra negli 8 vincitori di Musicultura e si esibisce allo Sferisterio di Macerata vincendo il "Premio della Critica" e il premio "Nuovo IMAIE" come Migliore Interpretazione.
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