Mambassa
L’album omonimo,
pubblicato il 22 ottobre 2004, è il quarto
ufficiale della band piemontese e arriva dopo
l’EP “Il cronista e altre storie”
pubblicato da Mescal nel 2003.
L’asse portante
della band è sempre costituita da Stefano
Sardo e Fabrizio Napoli, che hanno
fondato la band a Bra (CN) nel 1995.
Il loro percorso
di crescita li ha portati dallo svezzamento di “Umore
blu neon”, passando per la tappa travagliata
di “2M”, fino alla maturità di “Mi
manca chiunque” (anche questi due album sono
stati pubblicati dall’etichetta di Nizza
Monferrato).
Rock band
improntata su due chitarre – basso - batteria, i
Mambassa trovano l’assetto definitivo e
più convincente con la formazione attuale, che
vede Stefano Sardo alla voce; Fabrizio
Napoli e Nino Azzarà alla chitarra;
Gianfranco Nasso al basso e Massimo
“Sal” Lorenzon alla batteria.
Tra date e reading
(Stefano Sardo ha pubblicato un romanzo –
L’America delle Kessler - e scrive
sceneggiature)la formazione si compatta di mese
in mese, il live diventa sempre più efficace e
si consolida definitivamente con i concerti di
supporto a parte delle date del tour trionfale
dei Subsonica (2003).
La svolta
definitiva in studio avviene grazie a Davey Ray
Moor, conosciuto in tour con Cristina
Donà, con cui la band condivide il palco del
“Giffoni Film Festival”.
I Mambassa con
Davey Ray Moor alla produzione trovano la
dimensione lavorativa congeniale e sfornano il
loro disco più adulto e sorprendente. La sezione
ritmica è potente e sensuale ; le chitarre
graffiano e accarezzano dove serve ; Stefano
Sardo canta come non ha mai cantato : la sua
voce scandisce le liriche in faccia
all’ascoltatore, senza mediazioni.
I Mambassa
pubblicheranno su etichetta Mescal a settembre
2005 un particolarismo EP intitolato Stop che
includerà la traccia omonima, l’inedito In pochi
attimi, l’acustic version di Senza respiro, il
video di Stop e il pdf del fumetto ispirato a
Stop.
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