Agostino Iacobucci (Chef de La Cantinella), Luigi Farina e Giorgio Rosolino (Proprietario de La Cantinella) |
Napoli, 7 Maggio 2010 Sul lungomare napoletano fra il Castel dell'Ovo e il Maschio Angioino a due passi da Piazza Plebiscito si affaccia La Cantinella di Giorgio Rosolino, uno dei Ristoranti napoletani più rinomati, che merita senz'altro una visita per gustare piatti innovativi ma allo stesso tempo rispettosi delle tradizioni, costruiti e realizzati dallo Chef Agostino Iacobucci, che, anche se ancora giovane, fa parte di quella categoria di Chef che ci regalano quel qualcosa in più che rende le loro creazioni delle vere opere d'arte. Dopo questa premessa voglio raccontarvi la mia esperienza di ieri sera alla scoperta di questo locale storico e dei sapori che offre ai suoi ospiti. L'accoglienza e il servizio sono ottimi e sin dal mio arrivo mi sento quasi coccolato, e, nonostante il locale sia di modeste dimensioni, circa una cinquantina di coperti, e sia quasi tutto pieno, 5-6 addetti girano fra i tavoli con leggerezza e professionalità, accompagnando gli ospiti nel loro percorso gastronomico, aiutandoli nelle scelte e dando loro tutta l'assistenza possibile a partire dalla scelta del pane e del vino. Il Menu è vario e con ampia possibilità di scelta secondo tutti i gusti, tuttavia legato alla stagionalità e a quello che offre il "mercato", sopratutto del "pescato". Come spesso faccio mi lascio guidare dallo Chef e gli do carta bianca, sicuro che alla fine non dovrò sicuramente pentirmi. |
Il primo antipasto che mi viene servito è un'alice arrotolata e fritta ripiena di mascarpone alla ricotta di bufala con Pomodorini del piennolo affettati, molto leggera e saporita.
Il secondo antipasto è uno spiedino di capesante e scampi con ricci di mare appoggiati su un letto di crema di ricotta di bufala, anch'esso molto saporito e leggero.
Il primo, sono degli spaghetti Gerardo di Nola con Pomodorini del piennolo, peperoncini di fiume e mascarpone di bufala, accompagnati da una tartare di alici. Piatto molto profumato cotto al punto giusto con i pomodorini che gli danno quel qualcosa in più che lo rendono un piatto veramente imperdibile, da provare assolutamente.
Come secondo, merluzzo di coffa arrosto con schiacciatina di patate profumate al basilico, fagiolini caldi e salsa di capperi. Si nota immediatamente la freschezza e la prelibatezza del merluzzo che si accoppia molto bene con le verdure, che dire di più: buonissimo!
Col dolce mi sono sentito quasi viziato, con tre portate diverse, la prima piccola pasticceria napoletana con babà, sfogliatella riccia, ..., mousse, e altri pasticcini, il secondo un piatto a base di miele con semifreddo, gelato, ..., il terzo il mio dolce napoletano preferito: 'o babà, soffice e saporito, lievitato al punto giusto (tre lievitazioni) ancora tiepido e appena bagnato.
Per dare un giudizio generale devo dire che il comune denominatore dei piatti gustati è stato senz'altro la leggerezza e il gioco armonioso dei sapori, anche se ben definiti fra di loro, con cotture leggere per non stravolgere la naturalezza dei sapori. La presentazione dei piatti è ben studiata, senza tuttavia volere stupire, proprio per lasciare in primo piano i sapori a fare da protagonisti.
Devo dire che questa puntata della nostra Ricerca del buono è andata a buon fine alla grande, ma non ci fermiamo qui: la ricerca continua!
Luigi Farina
6 Maggio 2010
A Cena a "La Cantinella" di Napoli
qualità e leggerezza innanzitutto
di
Luigi Farina
La Cantinella si trova a Napoli in via Cuma, 42 (angolo con Via Nazario Sauro)