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Incontro illuminante
Articolo inserito da luigifarina8 il 09/01/2017 alle ore 09.56.27
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Il tanto chiacchierato Facebook, se usato bene, ti da la possibilità di conoscere persone, anche se la maggior parte delle volte solo virtualmente, che possono arricchire il proprio know-how, sia a livello personale che lavorativo, e con cui potersi confrontare con la possibilità anche di sviluppare nuove prospettive, o quanto meno accrescere il proprio bagaglio di conoscenze, con quel rapporto di "dare e avere", del "passa parola" o del "baratto", concetti antichi, ma che sono diventati di attualità nel mondo virtuale.
Se poi dal mondo virtuale si passa a quello reale, alcune volte questi scambi di conoscenze, soprattutto se accompagnati da professionalità, diventano ancora più prolifici, aprendo prospettive che spesso portano a risultati impensabili prima, anche se a dir del vero alcune volte non è semplice passare dal dire al fare, perché se non si ha una mentalità aperta al cambiamento nel rispetto del proprio interlocutore, diventa tutto più complicato e pieno di ostacoli, soprattutto mentali, a volte insormontabili.
Poco più di un mese fa ho conosciuto casualmente una persona su Facebook, con cui ho trovato da subito una cosa in comune, che ha permesso di trovare quella sintonia che spesso determina la nascita di bei rapporti sia dal punto di vista personale che da quello professionale, che è l'amore e l'entusiasmo che spinge entrambi in quello che facciamo, e la voglia di mettersi sempre in gioco. Sto parlando di Filippo Cannata, architetto di Benevento, esperto in "luci", e nel come le luci possano interagire con un qualsiasi ambiente, diventando fonte di benessere e di godimento, integrate con le altre componenti ambientali sia architettoniche che no, come per esempio per esaltare al massimo i piatti sulla tavola di un ristorante.
L'argomento mi è sembrato da subito interessante, anche perché spesso mi sono trovato in difficoltà a fotografare piatti che ho gustato nelle mie scorribande culinarie in giro per pizzerie, alberghi, ristoranti, ...
Dopo un paio di chiacchierate telefoniche, che hanno ancora di più aumentato il mio interesse per l'argomento, aprendo scenari affascinanti, che, come dice l'amico Filippo Cannata, "possono trasformare il tavolo in un palcoscenico del gusto" e non solo, ci siamo ripromessi di approfondire l'argomento per cercare di confrontare le rispettive esperienze sull'argomento.
Dalle parole siamo passati immediatamente ai fatti, visto che qualche giorno fa ho avuto il piacere di ricevere la visita di Filippo e di conoscerlo personalmente, infatti è venuto a trovarmi gli ultimi giorni dello scorso anno. Durante la sua visita mi ha parlato dei tanti progetti da lui realizzati in giro per l'Italia, e non solo, ma soprattutto della sezione del suo studio dedicata esclusivamente alla ristorazione, la Cannata Factory, che si è già occupata di migliorare l'accoglienza di diversi ristoranti in vari punti d'Italia, ottenendo risultati molto interessanti, con l'aumento del business, e di conseguenza del fatturato, di chi si è affidato a loro, anche dietro un minimo investimento, riuscendo così sia a fidelizzare i clienti che acquisirne di nuovi.
Questo incontro mi ha permesso di conoscere una persona che oltre a fare quello che fa con tanta passione, lo fa con professionalità e con la continua ricerca di quanto di nuovo offrono le nuove tecnologie, inoltre mi ha permesso di "accendere la luce" su un argomento che fino adesso avevo considerato solo marginalmente.
Altro aspetto che può essere tirato fuori da questo incontro è l'importanza di "fare rete", di unire le competenze per cercare di creare nuove opportunità, ma sempre, come ho scritto all'inizio, rispettando e "ascoltando" il nostro interlocutore, con spirito critico e mettendosi sempre in gioco, senza dare nulla di assodato. Tuttavia non è mai facile capire se si sta percorrendo la strada giusta e dove ti porterà, ma sicuramente "se son rose, fioriranno".
Luigi Farina il Cuochino
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