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Per parlare di un
concerto non si parte mai dal chek sound, anche
perchè è un momento che spesso non viene
seguito. Questa volta, tuttavia, vorrei iniziare
proprio da questo momento, essenziale per la
buona riuscita di uno spettacolo, per parlare di
un musicista, John Patitucci, che anche se
giovanissimo, si è ormai affermato come uno de
migliori contrabbassisti di sempre. John si erge
a protagonista anche di questo momento, non solo
con il suo sound, ma sopratutto con la sua regia
sopraffina, sempre alla ricerca del suono
migliore, con una cura accurata dei particolari,
andando lui stesso spesso in vari punti della
platea per accertarsi della bontà del suono, il
tutto sempre con tanta vitalità e voglia anche
di divertirsi. Sempre sorridente e disponibile
al dialogo, sia con i suoi compagni che con i
tecnici del suono, con cui parla un discreto
italiano, dimostra così sempre di più una grande
professionalità.
Che dire dello
spettacolo, il protagonista indiscusso è sempre
lui, sia con il contrabbasso che con il basso
elettrico a sei corde, dimostrando una tecnica e
un affiatamento con lo strumento che suona
invidiabile e penso difficilmente uguagliabile.
Ci ha offerto, durante lo spettacolo,
performance di alto livello |
senza mai essere
ripetitivo e dando mostra dei tanti suoi modi di
affacciarsi al jazz, dal "cantare" uno
spirituals trasformando il suo contrabbasso in
una voce trascinante, agli assoli con il basso
elettrico, con scale e svisate da chitarrista
solista, fino ad arrivare al primo bis dove solo
protagonista sul palco con il suo contrabbasso
ha dato forse il meglio di se. Gli altri
protagonisti della serata, Ed Simon, al piano,
Francisco Mela alla batteria, Tom Patitucci alla
chitarra e John Tomas alla voce, lo hanno
accompagnato alternandosi sul palco e
dimostrando una buona tecnica e un buon sound e
sopratutto un buon affiatamento con Patitucci,
facendogli spesso da trampolino di lancio per i
suoi virtuosismi.
Il concerto si
snoda in vari momenti, andando dalla musica
brasiliana agli spirituals, e il pubblico
applaude spesso dimostrando di gradire lo
spettacolo e ripagando così l'amico John degli
sforzi fatti per donare una musica pulita e
vicina alla perfezione. Che dire di più, forse
un'ultima cosa, stasera John Patitucci ha
dimostrato sempre di più che con un basso in
mano può fare proprio quello che vuole. |