Come prima
domanda parliamo del tuo rapporto con i Dik Dik,
di quello che è stato il successo dei Dik Dik
negli anni '70.
Tu sai che i Dik Dik sono nati come gruppo nel
'65 e che io sono entrato non nel '65 ma nel
'70. Il successo di allora non si può certamente
paragonare a quello di oggi, nel senso che
allora, diciamo, fra virgolette, era più facile
fare successo. Comunque non rinnego niente, mi
va benissimo ancora oggi, va bene così.
E adesso "Cucciolo" come si presenta al suo
pubblico?
Intanto i Dik Dik, la cui storia fra l'altro si
può anche leggere in internet sia nel mio sito
che nel loro sito, si sono sciolti nell'82, mi
riferisco al gruppo a 5 elementi. I motivi, non
sto qui ad elencarteli, erano enormi, anche
strani, diciamo che una spinta allo scioglimento
del gruppo, lo dirò anche stasera, se il video
parte, l'ha dato Dario Fo, abbiamo fatto una
cosa con Dario Fo, che prima voleva i Dik Dik,
poi non li ha più voluti, quindi si sono
sciolti. Questo è uno dei motivi, poi di motivi
ce ne sono tantissimi. Ovviamente, sciogliendosi
i Dik Dik, ognuno di noi ha fatto inizialmente
dell'altro, sempre musicalmente parlando. Io per
esempio ho suonato con Giuny Russo, Franco
Simone, Umberto Tozzi. Poi con il ritorno degli
anni '60, io insieme a Carlotto, il tastierista,
ci siamo rimessi insieme fino all'anno scorso,
presentandoci come Carlotto e Cucciolo by Dik
Dik, e gli altri 3 si son rimessi insieme,
anche se non lo fanno più a tempo pieno,
oltretutto perchè non sono più giovanissimi. Poi
Carlotto, l'anno scorso, ha dovuto smettere dopo
tanti anni per motivi familiari, e la cosa la
continuo io. Ti devo dire anche questo, che per
ottenere questo battesimo di nome, ho dovuto
anche sopportare 2 cause con gli altri, una nel
'95 e una nel '98, per l'uso del marchio. come
vedi se lo sto ancora usando mi è andata bene
entrambe le volte. Ovviamente non posso
chiamarmi i Dik Dik, perchè sono solo, per cui
mi chiamo Cucciolo dei, by, ex, come vuoi tu,
Dik Dik, e va bene così. La cosa più importante
però, come tu sai senz'altro, è il repertorio,
quello è. Quello che poi conta alla fine sono i
brani e il repertorio, quello che sentirai
stasera.
Facendo un salto adesso nell'enogastronomia,
qual'è il tuo rapporto con il cibo?
Io personalmente amo una cucina mediterranea,
più che nordica, sono un mangiatore di roba
ittica cruda, mangio il polpo crudo, i
moscardini crudi, le cicale crude, chiaramente è
ovvio quando si trovano fresche. Come diceva
prima di iniziare l'intervista il mio collega
Marcello, il "sushi alla barese", a Bari si
usano mangiare così, ed io li mangio da bambino:
per il mio rapporto con il cibo, quando si è in
giro mangi quasi per esigenza, quando sei a casa
mangi per godere, in fin dei conti questa è la
verità, quindi direi che è un rapporto sereno.
Girando per l'Italia ti avvicini alla cucina
tradizionale, o a che altro tipo di cucina ti
avvicini?
Io personalmente amo la cucina marinara. Se
potessi mangiare la cucina marinara per 365
giorni l'anno, la mangerei. La carne la mangio
raramente, anzi devo dire che non mi piace
proprio. Devo dire che, tornando alla cucina
marinara, ha un certo costo, e poi non è facile
trovare chi fa bene la cucina marinara, se sei
un'esperto saprai bene che è molto facile
trasformare, scusando la parola, una "chiavica"
in un pesce appena pescato, ed uno bravo è
capace di farti della roba surgelata e farti
vedere che è una cosa eccezionale. Comunque non
è facile trovare chi cucina bene la cucina
marinara. Io ripeto la mangerei tutto l'anno.
Adesso non metterti a ridere, ma non ho un buon
rapporto con i prodotti caserecci, non mi
piacciono, se c'è della pasta fatta in casa, non
mi va, ma sai perchè? Non è mai al dente, la
pasta fatta in casa la trovo sempre scotta, a
parte le troffie, che è l'unica pasta fatta in
casa che rimane dura. Per cui io se trovo
qualche ristorante che ha la pasta fatta in
casa, chiedo se ha la Barilla, la De Cecco,
quelle voglio.
Abbiamo parlato di cibo, adesso parliamo di
vino. Qual'è il tuo rapporto con il vino?
Con il vino ho un buon rapporto, fino a qualche
anno fa lo facevo anche. Non ero un produttore,
lo facevo per me, ho un po' di campagna, un po'
di vigneti, poi un po' di uva me la portavano, e
facevo un po' di vino. Solo che fare il vino non
è facile, dopo un po' ho imparato a farlo bene,
ma mi durava sempre poco, perchè non mettendo le
varie cose, tipo il bisolfito o altro, il vino
buono parte subito, e mi ritrovavo sempre
dell'ottimo aceto. Perchè anche quando facevo
per dirti, 100 litri di vino, che per me eran
tanti, non puoi bere 100 litri di vino in 3
mesi, diciamo che dal quarto mese in poi il vino
partiva, proprio perchè era genuino. Il vino è
importante, non si può pasteggiare senza vino, è
chiaro che non devi berne un litro. Il vino è il
contorno al cibo, tornando alla cucina marinara,
mi dici come si fa a mangiare quel tipo di
cucina li senza berci insieme un buon vino,
magari bevendoci insieme dell'acqua, rischi
anche di star male. Per me il vino è essenziale,
ma ripeto, non per ubriacarsi, bevendo un litro
e mezzo di vino, per andar fuori rimbambito, no,
quello mai, quello non è più bere. Il vino va
sorseggiato, anzi per bere bene il vino dovresti
prima bere l'acqua e poi bere il vino, allora lo
godi veramente. Io sono un po' un cultore di
vini, faccio ancora, anche se non più come
prima, la collezione di bottiglie di un certo
tipo, che diventano poi imbevibili, sono solo
come valore nominale, per dirti ho diverse
bottiglie del famoso Barolo del '64 di diverse
cantine famose, però se apri una bottiglia vai
in bagno e la butti via. Però come collezione è
divertente e mi piace.
Come ultima domanda, tornando un attimo alla
musica parlaci un po' del futuro di Cucciolo.
Adesso dobbiamo fare un CD nuovo, con pezzi
vecchi rifatti. Abbiamo se tutto ve bene una
sponsorizzazione nei paesi dell'Est, perchè
sembra che siano rimasti, musicalmente parlando,
agli anni '60. Abbiamo trovato un produttore che
forse spinge la cosa li e per me è un nuovo
orizzonte, perchè diciamocela tutta, qui in
Italia come Dik Dik, come tipo di musica, è
ormai stato detto tutto, c'è poco da inventare.
Fra poco
Cicciolo deve salire sul palco per iniziare il
concerto, allora lo ringrazio per la sua
simpatia e disponibilità e lo saluto con un
grosso in bocca al lupo.
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