Comincio intervistando
Livio Macchia.
Raccontami un po' dei vostri quasi 40 anni di
successi. Spiegami un po' che sensazione fa
avere raggiunto questi obbiettivi. Qual'è il
vostro segreto?
Intanto la passione per la musica, per le
canzoni, per le nostre canzoni specialmente. Poi
se dovessimo fare qualcos'altro non sapremmo
cosa fare, nel senso che è meglio che
continuiamo finchè il pubblico risponde in
questa maniera, e ci dimostra che ci vuole bene,
allora noi dobbiamo andare avanti. E' nostro
dovere!
Come si presentano oggi i Camaleonti al loro
pubblico?
Abbiamo un po' modificato la nostra musica,
aggiungendo un po' di tecnologia, però le voci
sono rimaste quelle, penso, almeno spero, questo
è il pubblico che lo deve decidere, le canzoni
sono quelle, se facciamo qualcos'altro alla
gente non importa, allora continuiamo per questa
strada. Usiamo un pochino di elettronica, però
mantenendoci fedeli a quello che era l'incisione
di allora.
Che effetto vi fa partecipare a questa
mini-rassegna legata agli anni '60?
Ne facciamo diverse di queste manifestazioni, in
tutt'Italia, perciò noi siamo sempre contenti
quando la gente ci riconosce per strada,
ricordando la loro gioventù, perchè è quella la
storia. Quindi di queste manifestazioni ne
facciamo si può dire ogni giorno, sopratutto in
estate.
Voi siete di diverse regioni italiane, anche
se fate sede a Milano, che rapporto avete con
l'enogastronomia, visto questa diversità
culturale?
Si, il gruppo è nato a Milano, però siamo un po'
di estrazioni diverse. Io sono pugliese, Tonino
è di Milano, gli altri uno da Pescara, uno da
Milano e un'altro è pugliese come me, avevamo
anche un chitarrista siciliano, poi è andato
via, pazienza, ma adesso se ne è pentito. Per
quanto riguarda la cucina, se parlo per me io
devo mangiare per vivere, non vivo per mangiare,
assolutamente no, quando mi vien fame mi devo
fare un panino, mi devo far qualcosa. Non sono
un grosso amante delle specialità, un piatto di
maccheroni con il pomodoro mi sta sempre bene,
oppure pasta e fagioli, pasta e ceci.
Naturalmente preferisco la cucina pugliese,
questo è vero. oggi siamo a Palermo e prevedo
una panata, sperando che ce la facciano una
panata alla palermitana, perchè è buonissima.
Della cucina pugliese mi piacciono le
orecchiette, cime di rapa, pasta al forno,
polpettine, cozze gratinate, queste sono le cose
che mi piacciono. Per quanto riguarda il vino,
mi dispiace per gli enologi, ma io lo allungo
con l'acqua, o anche con la gazzosa d'estate.
Essendo pugliese dovrei amare i vini forti,
anche qui in Sicilia ci sono dei vini forti, ma
non li bevo più di tanto. Devo dire che a me
piace anche cucinare, e chi ha mangiato da me mi
ha detto sempre che son bravo, l'ho sempre
fatto.
Ringrazio Livio Macchia
e passo ad intervistare Tonino Cripezzi.
Da te comincio
da dove ho finito con Livio: Qual'è il tuo
rapporto con il cibo e il vino?
A me piace mangiar bene, è pur vero che non
tutte le occasioni sono buone per farsi una
buona mangiata, perchè a volte ci capita, finito
il concerto, di non trovare mai un ristorante
aperto, e ci si deve accontentare dei panini.
Però se c'è l'occasione buona, mi piace mangiar
bene. Io sono vissuto 30 anni a Milano, poi sono
andato in provincia di Mantova, dove si trovano
delle ottime specialità come per esempio lo
stracotto d'asino, i tortellini di zucca, tutte
quelle cose che fanno solo loro e che sono
veramente buone. Poi girando per l'Italia, ogni
posto ha la sua cucina tradizionale, e scopri
cose buonissime, per esempio in Sardegna il
maialetto da latte arrosto, oppure a Napoli gli
spaghetti alle vongole, a Bari le orecchiette
alle cime di rape, è un piacere trovare la buona
cucina in tutt'Italia. Certe volte devo dire,
ripeto, che siamo sfortunati, perchè ci capitano
dei panini tremendi.
Visto che dovete salire sul palco,
brevemente, parlami del futuro dei Camaleonti.
Sto lavorando per una nuova produzione, appena
finito il tour, ci dedicheremo a finire questo
lavoro. Penso che sotto Natale o agli inizi
dell'anno nuovo uscirà questo nostro nuovo
lavoro.
E' ora di
iniziare il concerto, allora ringrazio i
Camaleonti per la disponibilità e li saluto
cordialmente.
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