Voi
avete avuto un buon successo in Europa, fuori
dall'Italia, sopratutto in Germania. Da che
dipende questo? C'è diffidenza per le novità in
Italia, o perchè altri paesi, come la Germania,
sono più recettivi alle novità?
Io credo che quest'ultimo sia il motivo. In
Italia non credo che ci sia difficoltà a
recepire le novità da parte del pubblico, al
contrario c'è questa difficoltà da parte dei
discografici, che sono quelli che dovrebbero
dare un input alla musica in Italia, invece
succede che il discografico rimane molto
scettico nei confronti di nuovi progetti
musicali che sono distanti da quelli che
abitualmente vengono a loro presentati, e se il
tuo progetto non è copia di qualcosa che è
andato molto bene in Italia, ti dicono: "Il tuo
progetto è bellissimo, ma è cantato in inglese
ed è troppo innovativo per quello che viene
ascoltato in Italia". Quello che invece ci piace
dell'Europa è che, al contrario, è molto attenta
a delle vibrazioni, che secondo me loro sentono,
da ciò dipende che un progetto musicale a
livello sonoro può essere aperto a 360°, non
hanno in mente un modello ben preciso, hanno
soltanto voglia di sentire un progetto ben
fatto, già ben prodotto, dopo di che lo
lanciano. Oltretutto ci sono meno
condizionamenti anche per la lingua. Se in
Italia si presenta un progetto in inglese non
viene accettato, mentre in Germania o in altri
posti in Europa, se si canta in inglese va
benissimo. Quindi abbiamo trovato un rapporto
con l'estero, in questo caso con la Germania,
molto disinibito fin dall'inizio, molto sereno e
tranquillo, nessuno si aspettava niente
dall'altro, ed è venuto fuori un lavoro
bellissimo.
Adesso che avete avuto la vostra
consacrazione dall'estero, che vi aspettate
dall'Italia?
Noi continuiamo a pensare al nostro progetto
collocato inizialmente all'estero. Questo è un
"live" che abbiamo preparato per Palermo, perchè
c'è stata una buona occasione per iniziare, per
allestirlo. A noi serviva comunque fare una
bella prova e cominciare a lavorare al "live",
perchè noi che componiamo "Jesus from Ibiza"
siamo tutti elementi nati sul palcoscenico,
quindi abbiamo bisogno di pensare al nostro
progetto musicale sul palcoscenico, in una
situazione "live". Il nostro "live" è quasi
completo, e lo presenteremo oggi a Palermo, ma
noi continueremo ad avere rapporti con l'estero
e il nostro disco uscirà all'estero. Lo
spettacolo di stasera è un "live" preparato per
questa situazione, per Palermo.
Una domanda che ti riguarda personalmente,
come passi dal teatro dove sei stata
protagonista in produzioni importanti (da Jesus
Christ Superstar ad Evita) ad un progetto come "Jesus
from Ibiza"?
Io nasco come cantante e sto sul palcoscenico a
mio agio in molte situazioni, tuttavia nascendo
come cantante, questa di oggi è la situazione a
me più congeniale, è un progetto mio, e ciò
determina che il mio coinvolgimento è massimo,
non ho paura di fare bella figura, voglio
soltanto che i brani che noi abbiamo studiato,
il progetto sonoro che abbiamo tirato fuori
piaccia, tengo anche che in Italia faccia una
buona impressione. Devo dire che però passo da
un ruolo all'altro con estrema facilità, è stato
sempre così, fondamentalmente sono una attrice
dentro, ma prima ancora di essere un'attrice,
sono una che che vive il palco come se fosse la
propria camera, con estrema semplicità. Adesso
ho trovato le persone giuste ed è stato un
passaggio molto naturale. |
Tu sei
siciliana, tuttavia hai vissuto parecchio fuori
dalla Sicilia, ora addirittura all'estero.
Parlando adesso di eno-gastronomia che cosa ti
porti appresso della tua terra e come ti adatti
ai sapori delle altre regioni e delle altre
nazioni?
Io mi adatto benissimo, perchè ho molta
curiosità e voglia di abbandonare le mie origini
quando ho un approccio con una cultura
differente dalla mia, con un paese che non è il
mio. Quindi significa che la prima cosa, quando
vado all'estero, per esempio, è che non mi
avvicino ai locali italiani, non cerco i
ristoranti dove fanno la pasta, ma i locali
tipici per potere gustare le specialità di quel
posto, anche qui a Palermo le panelle o gli
spaghetti ai ricci di mare (ieri siamo stati in
un posto bellissimo a Sferracavallo), il gelo di
melone, piuttosto che altre cose. Io mi porto
comunque ovunque vada le mie ricette, come la
pasta con le sarde o la pasta alla Norma, fra le
cose che mi mancano sono la granita, gli
arancini e il caffè.
Dalle tue parole si intuisce che ti piace
stare ai fornelli. Quando prepari, ti piace
preparare anche per altri, e quindi inviti
amici, o cucini sopratutto per te stessa?
Quando mi metto ai fornelli e preparo qualcosa,
ho sempre il piacere di prepararne in quantità
abbondante, perchè penso che sto provando delle
sensazioni incredibili cucinando e quindi sono
sicura che verrà un piatto buonissimo e quindi
ho voglia di farlo assaggiare, allora invito
amici. Succede spesso che con gli altri due
componenti fondatori di "Jesus from Ibiza"
amiamo spesso cucinare ed invitare amici a casa,
ovviamente non cuciniamo spesso, perchè siamo
quasi sempre impegnati, però quando decidiamo di
cenare a casa, si prepara e si chiamano gli
amici, e cuciniamo per circa 10 persone. La mia
specialità sono le verdure ripiene.
Visto che sono la tua specialità ci dai la
ricetta?
L'importante è il ripieno. Lo faccio con una
base di salsa di pomodoro, con un soffritto di
cipolla, piuttosto che di aglio o di aglio e
cipolla insieme, si aggiungono poi a questa base
delle verdure tritate, come per esempio le
zucchine, foglie di basilico e per finire del
pangrattato e del formaggio grattugiato, a
questi ingredienti, che sono la base, si può
aggiungere se si vuole della carne tritata,
oppure i cappero o le olive tritate. Poi si
passano le verdure con questo ripieno in forno e
viene un piatto buonissimo.
Dopo aver parlato di gastronomia, cosa mi
dici adesso sul vino?
Il vino mi piace rosso, tendente al nero, più
scuro è più mi piace. Mi piacciono i vini che
vanno in genere bevuti con le carni molto
grasse, perchè mi piacciono i vini forti, quelli
che ti lasciano il sapore forte in bocca,
spesso, so che sbaglio, ma bevo questo tipo di
vino anche con i formaggi forti. Mi piacciono
fruttati, molto forte, per esempio mi piace l'Amarone,
mi piace che il vino rimanga attaccato al calice
per molto tempo, che scenda con fatica sulle
pareti.
Come ultima domanda, ci dai un'anticipazione
sullo spettacolo di stasera?
Stasera daremo un'anticipazione di quello che
sarà il nostro disco, e sono molto felice perchè
finalmente ho la possibilità di fare sentire la
nostra musica anche in Italia, e sopratutto a
Palermo, visto che io sono Siciliana, sono
messinese. Il nostro è un progetto che parte da
una base elettronica mista al rock, il gruppo
base è formato da tre persone, io alla voce, il
DJ Morano, che cura gli arrangiamenti e i testi
insieme a me, e Vincent Tini, chitarrista
arrangiatore, quindi partiamo da una base house,
quindi elettronica, a cui mischiamo suoni tipo
la chitarra vintage, alla batteria, ai ritmi
afro, formando una bella miscela, già ben
definita, la cosa particolare è che senti subito
che non c'è niente di indefinito, è una strada
che abbiamo voglia di percorrere a tutta
velocità.
Ringrazio
Olivia per la sua simpatia e disponibilità e la
saluto con un grosso in bocca al lupo per la sua
carriera. |