Iniziamo con la
domanda che faccio sempre per prima. Qual'è il
vostro rapporto con l'eno-gastronomia?
Ci piace tanto
mangiare, e proprio qui in Sicilia ci troviamo
benissimo, si mangia benissimo. Questa terra
fatta di buoni vini, bella gente e si mangia da
"paura", si dice dalle nostre parti. Noi siamo
di Torino, ma abbiamo tutti delle origini legate
al Sud, Puglia, Sicilia, Campania, ..., abbiamo
il Sud nelle mani. Quando andiamo in giro
gustiamo la cucina assolutamente locale, siamo
contro i panini, contro gli autogrill, noi siamo
soltanto amici dei buoni ristoranti e della
buona tavola, e devo dire che siamo molto legati
alla Sicilia e alla sua cucina, quest'anno siamo
venuti a suonare cinque volte in Sicilia. Noi
siamo degli atleti da tappo, infatti abbiamo
sviluppato l'addominale classico, la detta
maniglia dell'amore. Siamo reduci da un'ottima "magnata",
in un albergo bellissimo, fantastico, e
oltretutto si mangia veramente bene, complimenti
al cuoco.
Avete fatto un
elogio alla cucina siciliana, ma cosa mi dite di
quella piemontese, quella della vostra terra?
Non abbiamo molto
da dire, perchè purtroppo la cucina piemontese,
essendo Torino una città che ha subito
pesantemente le guerre ed essendo una città
molto proletario-operaio, non offre grossi
spunti, oltre la bagnacauda e il fritto misto,
mentre con i vini primeggiamo in tutto il mondo
guadagnando un sacco di punti, oltre al
gianduiotto, la nutella. Avevamo anche
l'Avvocato, ma adesso l'abbiamo perso. Non
parliamo poi ne di calcio ne di politica, però
diciamo viva Torino, che è la nostra città.
Oltretutto offre una varietà di cucine
provenienti un po' da tutta Italia, infatti nei
vari angoli della città si possono assaporare
diverse tipologie gastronomiche, possiamo
trovare gli arancini, la pizza, diciamo che è un
mix di culture. Poi vorremmo anche ricordare i
funghi porcini che si trovano dalle nostre
parti. Per concludere possiamo dire che abbiamo
un rapporto morboso con la cucina, e le città
del nostro tour sono state scelte anche in base
alla cucina del posto, dopo Palermo, domani
saremo a Lucca, in Toscana, e anche li
specialità gastronomiche di prim'ordine,
dopodomani saremo a Passerani Marmorito in
provincia di Asti, quindi in terra di vini. In
tre giorni abbiamo fatto in lungo l'Italia, con
questo programma: oggi mangiamo, domani
degustiamo e dopodomani ci sbronziamo.
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Cosa mi dite
adesso dello spettacolo che portate in giro, e
che gusteremo stasera, molto originale e unico
nel suo genere?
I Fratelli
Sberlicchio ripropongono i personaggi degli anni
'80 in una chiave moderna e satirica. Andiamo a
riprendere quello che era il peggio di quel
periodo, secondo alcuni non secondo noi,
riproponiamo il martellamento di certi
personaggi come la Carrà, Abatantuono, quelli
che erano i personaggi kitsch, e li riproponiamo
in chiave moderna. Puoi trovare, per esempio,
Raffaella Carrà in versione Techno, oppure
Iglesias in versione pank, dipende da come ci
gira al momento. Dal "Tempo delle mele", a
Madonna, a Renato Zero, diciamo che andiamo a
toccare tutti quelli che erano i luoghi comuni
in noi giovani in quel periodo là.
Avete prodotto
qualche CD, o ne avete qualcuno in preparazione?
Abbiamo un Cd che
è distribuito dalla Venus, che tra l'altro so
che è distribuito in Sicilia dalla Ricordi.
Prossimamente usciranno 3 singoli, per un lavoro
che faremo questo inverno. Inoltre abbiamo anche
un altro spettacolo che si chiama "Super
Classifica Show", sempre sugli anni '80, ma
questa volta fatto in teatro, con altri elementi
che si uniscono a questa "pazzia". Lo
Sberlicchio ha quindi due diverse evoluzioni,
uno teatrale e l'altra "on the road", che è
quella che assaporiamo di più, che ci diverte di
più. In ogni caso per noi espandere la missione
dello Sberlicchio è una missione di vita, e io
spero che si possa arrivare a diffondere
veramente questo verbo da Trieste in giù e da
Palermo in su.
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