Giugno

2003

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

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Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

24 Giugno 2003 – Concerto di Alberto Fortis durante il Palermo Fest

 

 

Cronaca del concerto e foto


INTERVISTA AD ALBERTO FORTIS

di Luigi Farina

 

Sapori naturali e leggeri sognando un mondo migliore

  

Palermo 24 Giugno 2003 ore 19.30 - Alberto Fortis non ha ancora eseguito le prove per il concerto di stasera ed accoglie con piacere e simpatia la mia richiesta di intervista. 

 

www.albertofortis.it

Sono passati più di 20 anni da quando hai iniziato la tua carriera, cosa è cambiato in questi anni?

E' cambiato moltissimo dal punto di vista dell'esperienza, oltretutto ho cominciato a sentire un bisogno di sperimentazione, che mi ha portato a delle collaborazioni anche fuori Italia, di cui alcune prestigiose, che, come concepisco io la vita di un'artista, sono quelle soddisfazioni che non si cancelleranno mai, che oltretutto fanno crescere musicalmente, basta ricordare George Martin, produttore dei Beatles, che ha curato la sezione archi di "Fragole infiníte", regiatrato negli studi Abbey road dei Beatles, oltretutto il quartetto d'archi, era composto da professori che avevano suonato in Sergent Pepper's dei Beatles. Si riesce così a toccare quella che è stata la storia della musica.

Ho anche registrato l'album "Assolutamente tu" negli studi di New York dove registra anche Spreengsteen, per esempio, e mi accompagnava la band che aveva appena accompagnato David Bowie.

Il mio tentativo è stato di cercare di dimostrare che anche in Italia c'è tanta buona musica, che quindi potrebbe parlare lo stesso linguaggio di quella straniera.

Oltre alla musica, hai scritto 2 libri di poesie, ti occupi di sociale, e poi ho visto visitando il tuo sito che hai una pagina dal titolo "S.O.S. Project". Ce ne vuoi parlare?

E' una pagina che abbiamo fatto in collaborazione con degli amici, che lavorano in campi diversi, dall'informatica, all'arte musicale e figurativa, fra questi cito un mio amico carissimo, Pino Ceriotti, che fa dei quadri sempre riferiti a dei leader spirituali, con cui abbiamo fatto anche l'allestimento del palcoscenico, raccogliendo tutte le buone intenzioni di tutti. E' una sigla che vuol dire Sound of Spirit.

Abbiamo aperto questa rubrica, dove chiunque può aderire e può scrivere. Stiamo unendo le nostre affinità anche su settori diversi. E' un progetto che nasce dalla conoscenza e dall'amicizia di tanti anni. Se vorrete scriverci e partecipare ne saremo contenti.

Adesso parliamo di enogastronomia. Qual'è il tuo rapporto con il cibo e il vino.

A me piace mangiare un po' di tutto. C'è stato un periodo che ero vegetariano, non mangiavo carne. Adesso ho ripreso a mangiarne un po', anche perchè con il lavoro che faccio, riuscire ad integrare sempre diventa difficile, si mangia ad orari strani. Tuttavia non riesco ancora a mangiare carne rossa. Mi piacciono tanto anche le cucine straniere, fra cui in particolare mi piace molto la cucina giapponese e quella indiana. Adoro la frutta.

Mi piace tantissimo il vino, il mio nonno materno aveva delle cantine di ottimo vino, produceva nell'alto Piemonte il Gattinara e il Boca, mi ricordo quando da piccolino si andava con i carri a fare le vendemmie e poi si pigiava l'uva. Mi è rimasto il ricordo indelebile e lo considero cultura di vita, quindi il vino può vedersi come la celebrazione della vita. Mi piace assaggiare ed apprezzare il vino buono. Questo è il mio rapporto con il cibo ed il vino, anche se devo aggiungere che sto sempre attento a quello che mangio, oltretutto con il lavoro come il mio non si può sgarrare troppo.

Tu viaggi molto. Quando sei in giro per l'Italia preferisci cercare i sapori del posto, o una cucina più standardizzata?

Di norma cerco la cucina regionale, anche se ricerco sempre un tipo di cucina semplice. Per esempio frequento spesso la Liguria, e la cucina ligure mi piace molto, perchè è una cucina povera, essenziale. Tutto ciò che è mare mi piace moltissimo, il pesce, i crostacei, ma anche in questo caso li ricerco cucinati in modo semplice, alla brace, olio e limone, anche perchè così si conserva meglio il sapore, sopratutto nel pesce. Mi piacciono anche gli spaghetti, ma anche li conditi in modo semplice, pomodoro e basilico, per esempio. Anche perchè se ti abitui a queste cose buone e sane è un vantaggio per la salute.

Torniamo alla tua carriera. Parlaci del tuo ultimo album e di uno dei brani nuovi che presenterai stasera al Palermo Fest?

Il CD abbraccia i miei 20 anni e più di carriera, più questi 4 inediti, che io definisco i 4 punti cardinali della mia nuova produzione. Oltretutto, come sentirete stasera, abbiamo riarrangiato per i concerti dal vivo tutti gli altri brani, sia per legarli a questi inediti, sia per dargli una veste di maggiore attualità, e cosa che a me piace sempre molto, offrire dal vivo qualcosa di diverso di quello che si può sentire nel CD.

Fra gli inediti posso segnalavi "Lettera ad un sogno".

E' dedicata agli eventi dell'11 settembre, quindi a quello che è successo alle torri gemelle. Anche in questo caso, come in genere faccio quando scrivo, partendo da un fatto importante, purtroppo in questo caso tragico, cerco di costruire una piattaforma di ripartenza e, in ogni caso, di grande positività e speranza per il futuro. In questo caso ho immaginato le torri gemelle come i due totem dell'amore, l'uomo e la donna, di conseguenza come una coppia simbolica, che ha il diritto e dovere di figliare e di assicurare alle generazioni future, comunque, una continuazione. Quindi in questo caso il sogno simboleggia la terapia eterna, che ci fa sempre crescere, che ha sempre stimolato il genere umano.

L'altro elemento importante di "Lettera in un sogno" è quello religioso. C'è una frase, che riassume la canzone, che dice: "Un Dio non chiede che Dio vorrai.", questo perchè ritengo che democraticamente si debba ammettere l'esistenza e la convivenza di diversi aneliti religiosi, e che nessun Dio vuole che succedano cose così orribili come quelle successe l'11 Settembre, in nome della religione.

Un saluto per gli amici di spaghettitaliani?

Come dice "Lettera ad un sogno", davvero non smettiamo mai di sognare e di credere, anche e sempre per ricordare che ognuno di noi ha un'importanza fondamentale per tutti gli altri.

Buona fortuna a tutti.

Ringrazio Alberto per la sua disponibilità e gentilezza e lo saluto, augurandogli tantissimi successi.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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