Tu
sei Venezuelana, ma da diversi anni vivi ormai
in Italia, sopratutto a Palermo. Hai conservato
le tue abitudini culinarie o ti sei adattata
alla cucina mediterranea?
Si io sono di
Caracas, venendo in Italia mi sono adattato
benissimo alla cucina mediterranea ed in
particolar modo a quella siciliana, mi piace
molto mangiare la pasta. A volta mi mancano i
cibi e i piatti tradizionali del mio paese,
anche se devo dire si trovano anche qui, come
per esempio la "repa", che è simile ad un panino
con la farina di mais. A volte organizzo qualche
festa con amici e offro questi cibi che riesco a
trovare qui, anche per ricordare e non
dimenticare i sapori del mio paese. Non amo
molto cucinare, anche se a volte quando ho tempo
ci provo.
Della cucina italiana, come ho detto, prediliggo
la pasta e la pizza, che buona come quella che
fanno a Palermo non la trovo da nessuna parte,
sono una grande appassionata della pizza. Poi i
dolci sono buonissimi, sopratutto i cannoli.
Abbiamo parlato della cucina, adesso che mi
dici dei vini italiani, che rapporto hai con il
vino?
Non me ne intendo
molto di vini. Quando sono a cena e mangio pesce
ne bevo un po', anche se il vino mi butta giù,
infatti prima di un concerto non ne bevo mai,
perchè mi mette sonnolenza e perdo la
concentrazione. |
Tu sei
un'artista emergente, parlaci un po' di te, del
tuo modo di cantare e di presentarti al tuo
pubblico.
Adoro la musica da
quando ero piccolina e sono profondamente
innamorata della musica latino-americana. Ho
avuto la fortuna di iniziare la mia carriera,
quasi per caso, ed ho approfondito la conoscenza
di questi ritmi, salse, merenghe,... Ho visto
che anche qui piace molto e questo mi ha
incoraggiato e spinto ad interpretare questi
ritmi che ho nel sangue. Ripeto sin da piccola
ho fatto parte di gruppi anche nel mio paese, ma
sempre facendo musica latina. Adesso viaggio
spesso e porto in giro questa musica, sono stata
a suonare a Miami, dove c'è mia sorella, ho
collaborato con un gruppo cubano.
Visto che viaggi molto, tornando sulla
gastronomia, fra le tante cucine che hai trovato
nei paesi che hai visitato, quale, oltre quella
italiana, ti ha favorevolmente impressionato?
Sopratutto quella
spagnola, con la "paella", la "sangria". La
messicana, anche se è un po' troppo piccante.
Però devo dire che quella che preferisco è
senz'altro l'italiana, che per me è la "number
one". In tanti posti cercano di imitarla, di
imitare la pasta italiana o la pizza, ma non è
assolutamente la stessa cosa. Adoro l'Italia e
gli italiani, anche perchè si può mangiare una
pasta buona.
Tornando alla tua musica, hai in preparazione
qualche CD?
Sto preparando
qualcosa, anche se nessuno ancora sa niente, per
scaramanzia non ne parlo molto. Sta per uscire
un mio singolo, che non è proprio latino, è un
latin-dance. Mi hanno chiamato per eseguire
questo brano, ma è un genere un po' diverso da
quello che ascolterete stasera durante il mio
concerto, ma sempre in spagnolo, perchè io mi
esibisco sempre in spagnolo, che è la mia
lingua.
Ringrazio Anita per la sua disponibilità e
simpatia e la saluto con un grosso in bocca al
lupo per il suo nuovo singolo e per la sua
carriera futura. |