|
Smörgåsbord - il banchetto |
Si fa risalire
l'origine del smörgasbord ai tradizionali
matrimoni contadini di secoli fa, quando ogni
ospite portava in dono una prelibatezza, mentre
i padroni di casa offrivano birra e acquavite,
immancabile allora come oggi. Brännvin, o
più familiarmente schnapps, sono i
distillati ottenuti dalla fermentazione delle
patate; neutri o aromatizzati (alla frutta, al
cumino, alle arance selvatiche), sono anch'essi
sempre presenti a un smörgasbord. Per il
nostro palato possono sembrare eccessivamente
dolci e speziati.
Armandosi ogni
volta di un piatto pulito, bisogna seguire una
progressione precisa, dai piatti di pesce a
quelli di carne, da quelli freddi a quelli
caldi.
Il primo
"passaggio" è dedicato all'aringa: inlagd
sill, le aringhe marinate con limone e
aneto, senapssill, le aringhe con la
senape e majonaise, mat jessill, le
aringhe con panna acida, sillsallad,
l'insalata di aringhe, patate bollite e
barbabietole sott'aceto.
Si ritorna,
quindi, al buffet e si prende gravad lax,
poi il salmone freddo bollito, i gamberetti, le
ostriche e le uova sode con salsette varie e
uova di pesce.
Terzo giro:
si assaggiono leverpastej, il patè di
fegato di maiale e lardo (che ha come
ingrediente segreto le acciughe: la combinazione
maiale e acciughe si ritrova in moltissima
cucina nordica), e kalvsylta, una terrina
di vitello che si accompagna a barbabietole
sott'aceto.
Si passa,
quindi, ai piatti caldi: da non perdere
janssons frestelse, uno dei gratin di patate
più buoni nell'intera cucina europea,
köttbullar, le polpettine di carne (simili
alle nostre), njursautè, i rognoni di
vitello saltati nel burro e cotti poi nel brodo,
e per finire un po' di spenatkrans, uno
sformato di spinaci.
Si è ora in
prossimità del traguardo: macedonie,
biscottini vari, e torte, con del buon caffè
svedese.
Adesso un po' di ricette:
(clicca sul
nome e vedi la ricetta nella parte bassa di
questa pagina)
|