Cinque giorni d’Agosto: il
periodo ideale per l’itinerario proposto da
www.montefeltro.info:
“Monti, sagre e borghi: Acqualagna, Cantiano ed
Apecchio”
Acqualagna:
Quello
che…le guide “ufficiali” non ti dicono.
Occorre senza meno
trascorrere molto tempo nella cittadina capitale
del Tartufo.
Attorno alla ricerca di questo
prezioso tubero, ci sono storie e leggende di
uomini che con la loro ruscella - un attrezzo
pensato apposta per estrarre il tartufo senza
rovinarlo - e il fido cane, partono di
notte o all’alba di nascosto per non fare sapere
ai vicini dove il tartufo si cela.
Tra la fine del secolo scorso e
l’inizio del ‘900 Acqualagna ha conosciuto la
migrazione di centinaia di cercatori di tartufo
che, avendo imparato il mestiere – e la passione
– per trovare fortuna andarono a colonizzare
altre zone d’Italia per verificare la presenza
del pregiato frutto della terra.
I cercatori di tartufo partivano
a piedi con i loro cani verso le zone del centro
e sud Italia portando ovunque la conoscenza del
tartufo.
Erano capaci di riconoscere la
produttività di una zona dal colore delle case
che denotava il materiale di costruzione e,
quindi, il tipo di terreno.
Oggi le cose sono ovviamente
cambiate, ma gli abitanti di Acqualagna sono
rimasti particolarmente legati a queste
tradizioni. Basti pensare, ad esempio, che un
cittadino su quattro ha il patentino di
cercatore di tartufo. E ancora, il 70% dei
cani da tartufo in Italia vengo allevati proprio
in questa zona.
Una passione che si tramanda di
padre in figlio. Ci sono intere famiglie che su
questo tubero basano la propria economia
domestica. Oggi l’esperienza di andare a tartufi
può essere condivisa da chiunque, anche grazie
alle fiere.
Cosa visitare.
Alle pendici del Furlo, e a due
passi da Acqualagna, potrai scoprire il miglior
posto della Provincia ove trascorrere un
pomeriggio di pic-nic. Questo luogo è il
Santuario del Pelingo, una sorta di Loreto in
piccolo. Avete a disposizione tutte le comodità
del caso, e il fiume Metauro a raffreddare l’afa
agostana.
Partecipazione alle
manifestazioni cittadine.
Si svolgerà anche quest’anno la
“Fiera del Tartufo nero d’estate”, che si
svolgerà il 14 e 15 agosto. Informazioni
dettagliate sull’evento sono reperibili su
www.montefeltrotour.it
. Oltre a questa manifestazione, Acqualagna
offre anche una fagiolata in piazza dedicata
all’allegria e alla condivisione di antichi
valori contadini.
Dove
mangiare.
Scommettiamo che
la descrizione ti ha già fatto venire
l’acquolina in bocca? Perciò segnaliamo degli
ottimi ristorantini dove gustare,
tipicamente, un menù a base di crostini con
tartufo (semplicemente composti da pane, limone,
brodo, parmigiano, oltre che ovviamente
tartufo) e tagliatelle al tartufo (dove
il segreto risiede nello sposalizio ideale tra
le tagliatelle tirate a mano sulle locali
credenze e il sapore deciso del famoso tubero).
Consigliamo
dunque una sosta prolungata a “Il Lampino”, “Al
Leon D’oro”, a “Il tartufo” tanto per citarne
alcuni dei più vicini al centro cittadino
Cavalcare nel verde: “Ferro di Cavallo”,
l'itinerario portafortuna
La natura si
scopre anche a cavallo, per esperti e per
principianti, riserva dunque una giornata per
questa iniziativa. Dal Centro ippico di
Chiaserna parte un itinerario equestre, a
forma di Ferro di Cavallo, che vi permetterà di
conoscere in una sola volta molti dei piú
importanti luoghi della natura e della storia
del territorio. Scorreranno sotto gli zoccoli i
paesaggi del Monte Catria e del Monte Acuto,
fino a scendere al Centro ippico di Cagli. Da
questo, con una traversata nel disegno della
campagna collinare, toccheremo S.Maria delle
Stelle, il santuario di Monte Martello prima di
fermarci al Centro ippico di San Bartolomeo in
Drogo. Ci aspettano i prati del Monte Paganuccio,
da attraversare in libertà. La discesa ci porta
ad Acqualagna, verso il Castello e l'Abbazia di
Naro. Lungo il fosso della Vena ci incamminiamo
alla volta del Monte Nerone. Raggiunto Fosto
iniziamo a salire la montagna per baite e
rifugi. La discesa a Serravalle conclude questo
affascinante trekking a cavallo.
Cantiano:
Quello che…le
guide “ufficiali” non ti dicono.
Di Cantiano,
dobbiamo senza meno segnalare un prodotto
custodito entro le mura del borgo di Chiaserna,
a pochi chilometri dal Municipio: il Pane di
Chiaserna appunto. Non è certo fatto noto ai
più, che il pane può essere prodotto anche senza
aggiunta di lievito, ma già solo sfruttando la
fermentazione naturale (detta “acida” o
“madre”). Se consideriamo poi il microclima di
Chiaserna (un ambiente ancora incontaminato,
circondato da alte montagne e incontaminate
sorgenti) e il fatto che il pane venga cotto nei
forni a legna, si intuisce benissimo come il
risultato sia particolare. Questo prodoto
rappresenta il classico esempio di come una
produzione tradizionale possa sopravvivere e
rimanere “in attesa” di essere riscoperto, così,
per chi passa sulla via Flaminia, l’acquisto di
qualche filone di questo gioiello è un “must”.
Cosa
visitare.
La via Flaminia ha
rappresentato, dalla Roma Antica in poi,
l’arteria ove far scorrere merci e genti, è un
simbolo di come una civiltà possa sviluparsi
lungo una via di grande comunicazione. Non
dimentichiamo che, in tempi più recenti, anche
il Duce amava attraversare l’Italia attraverso
la Flaminia. Una testimonianza architettonica
notevole è rappresentata dal Ponte Mallio,
costruito all’inizio dell’epoca repubblica.
Meritevole di una visita.
Dove
mangiare.
Montefeltro.info
consiglia un ristoro alternativo: dirigetevi
verso Chiaserna, non per cercare ristoranti
o agriturismo ma per visitare i forni e gli
alimentari del borgo, acquistare il pane e
mangiarlo durante uno splendido pic-nic fuori
porta.
Partecipazione alle manifestazioni cittadine:
In Agosto il Paese
offre tanto che abbiamo l’imbarazzo della
scelta. Sempre rispecchiando l’anima “rurale” e
mangereccia di queste zone, passiamo dalla
“Sagra del Polentone” del 4 Agosto, alla
“Sagra del Tartufo” del 10, fino alla
“Sagra del Cinghiale” del 17. Se il vostro
desiderio è quello di acquistare un pezzetto di
territorio da gustare entro le mura domestiche,
allora fate man bassa dei prodotti esposti alla
mostra-mercato delle tradizioni
agro-alimentari di Chiaserna dell’11 Agosto. Non
è finita qui, perché il “top” dell’estate
cantianese è rappresentato dal “Torneo della
Balestra Antica”, questa manifestazione
esalta i caratteri storici del centro Italia,
infatti a sfidarsi saranno i migliori
balestrieri provenienti anche da Gubbio,
S.Sepolcro e S.Marino. C’è la possibilità di
divertirsi tutto il pomeriggio, per poi
concludere la giornata tra gli stand
gastronomici distribuiti nei vari rioni.
Cantiano “by night”? Perché no, visto che
praticamente ogni sera le tipiche trattorie del
centro offrono musica dal vivo.
La via
Verde:
Per interrompere
il peregrinare tra borghi e sagre, non c’è
niente di meglio da fare che percorrere un
tratto della lunga "via verde" che percorre
l'Italia lungo la dorsale appenninica: il
Sentiero Italia.
Giunto al passo di
Bocca Serriola, si entra nel territorio ad
Acquapartita, nell'area del Monte Nerone (m.1525).
Montagna complessa ed affascinante offre
numerosi ambienti naturalistici.
Una importante
rete di sentieri (C.A.I.) favorisce tante facili
escursioni, dai torrenti di valle ai pascoli
fioriti. Tra le prature in quota, all'ombra
delle faggete, si aprono numerose grotte, meta
frequente di speleologi. Le forre, suggestivi
canaloni sotto il dominio dell'acqua, segnano i
suoi fianchi e si offrono agli escursionisti più
esperti.
Il S.I. è anche
un'ottima occasione per conoscere il valore
culturale delle località toccate:
Apecchio, Piobbico,
Serravalle, Pieia, Pianello, Cagli, Cantiano,
Chiaserna.
Quello
che…le guide “ufficiali” non ti dicono.
La montagna, nel
Montefeltro, può essere vissuta anche di notte.
Come? Naturalmente “ballando coi lupi”.
E’ questo infatti il nome di una manifestazione
di successo, organizzata dai giovani del loco il
2 Agosto in località Cupa di monte nerone. Non
molto diversa si presenta la concentrazione
della notte di S.Lorenzo del 10 in
località Montebuono di Apecchio. Entrambe le
manifestazioni invitano a ballare sotto le
stelle per tutta la notte, circondati da una
atmosfera “stregata”.
Apecchio:
Quello
che…le guide “ufficiali” non ti dicono.
C’è un dolce,
prodotto un po’ in tutto il territorio Feltrano,
che ha il suo “cuore produttivo” in Apecchio, e
si tratta del Bostrengo, il pulisci-credenza per
eccellenza. Gli igredienti del quale si compone
sono infatti farina, riso bollito, latte,
pezzetti di frutta secca e pane raffermo.
Nell’unicità apecchiese sono compresi anche il
cacao e il liquore. Questa “amalgama” viene
infornata per una oretta circa e proposta nelle
aziende agrituristiche e in alcuni forni per la
migliore delle colazioni e delle merende
possibili!
Inoltre poco sopra
il paese di Apecchio, un giovane “testardo” si è
messo in testa qualche anno fa di cominciare a
produrre grappe con alambicchi tradizionali. Il
risultato è stato eccellente, tanto è vero che
il prodotto è riservato a pochi eletti.
Consigliato un salto alle “Distillerie
Collesi” per cercare di reperire il
prodotto. Una degustazione è assicurata.
Cosa
visitare.
Il Museo
Minerario di Apecchio espone oltre 2.500
esemplari di Ammoniti in una raccolta
considerata di elevatissimo livello scientifico,
frutto del lavoro, studio e metodo degli
appassionati ricercatori del Gruppo
Paleontologico Apecchiese, premiati nel loro
impegno dal ritrovamento della ammonite
Hybopeltoceras Paviai, olotipo di specie, di
prima segnalazione sia per l'Italia che per
l'Europa.
Gli ambienti
utilizzati sono i sotterranei di Palazzo
Ubaldini, un tempo adibiti a stalle, lavanderia,
prigioni, cantine e neviera che, insieme al
porticato progettato da Francesco di Giorgio
Martini nella seconda metà del '400,
rappresentano quello che rimane dell'antico
castello di Apecchio.
Dove
mangiare.
Assolutamente
vietato attraversare la zona di Apecchio senza
aver bivaccato nei locali Agriturismo,
dove la cordialità dei gestori è così genuina
che sembra di essere tornati a margiare per
l’aia dopo i lavori dei campi. Antipasti
composti da crostini al tartufo, primi piatti a
base di tagliatelle ai funghi porcini e salumi
caserecci come pietanza vengono serviti, tanto
per citarne alcuni, alle “Caselle”, “Dal Geppo”
e presso “Ca’Cirigiolo”.
Partecipazione alle manifestazioni cittadine:
Apecchio non vuole
essere da meno per quanto riguarda le offerte
pomeridiane e serali. L’importante è
“spogliarsi” dallo stress e partecipare
all’allegra compagine paesana, conosciuta in
tutta Italia per la sua proverbiale allegria, e
per un accento…tutto da ridere. Partecipiamo
dunque alla sagra del Bostrengo, durante
la quale verrà riproposto l’originale dolce in
versione “merenda all’aperto”, una visione della
vita molto godereccia che merita di essere
vissuta. Le specifiche le trovi alla scheda
dell’evento sempre su
www.montefeltro.info.
Poi il 23 Agosto
sosteremo alla festa “Ancoragosto” di
Pian di Landuccio dove si incontra, tra danze e
degustazioni varie, tutta la gente
dell’entroterra; per finire con la festa paesana
di Ladara il 25 quando valenti carbonai
prepareranno polenta per tutti secondo il metodo
tradizionale.
Montefeltro.info è
sicuro di averti indicato un itinerario
“rurale” da compiere in 5-7 giorni circa.
Per quanto riguarda il pernottamento, siamo così
convinti della bontà delle strutture alberghiere
e agrituristiche della zona di Acqualagna,
Cantiano e Apecchio, che rimandiamo a voi la
scelta tra le numerose proposte che troverai
navigando
www.montefeltro.info. Buona ricerca.
A cura di Henry
Marinelli
Come
arrivare:
La via più rapida
è sicuramente quella che prevede l’uscita al
casello di Fano per poi imboccare la
superstrada Fano-Grosseto, con uscita per
Acqualagna oppure Cantiano.
|