Thaïs
Teatro Malibran -
Venezia
dal 22/11//2002 al
01/12/2002
Thaïs di Jules
Massenet inaugura la stagione lirica 2002/3 del
Teatro La Fenice
Thaïs
Comédie lyrique en 3 actes et 7 tableaux
Poème de Louis Gallet
Musique de J. Massenet
DISTRIBUTION VOIX
Athanaël, Cénobite Baryton
Nicias, jeune Philosophe sybarite Ténor
Palémon, vieux Cénobite Basse
Un Serviteur Baryton
Thaïs, Comédienne et Courtisane Soprano
Crobyle, Esclave Soprano
Myrtale, Esclave Mezzo-Soprano
Albine, Abbesse Mezzo-Soprano
La Charmeuse (au ballet)
Cénobites: MM.
Laurent, Gallois, Idrac, Devriès, Dhorne,
Bougeois, Lacome, Dénoye, Palianti, Perrin,
Balas.
CHOEUR
Histrions et Comédiennes, Philsophes, Amis de
Nicias, Peuple, les Filles blanches.
BALLET
2e Acte
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Thaïs di Jules
Massenet, sarà l'opera inaugurale della Stagione
Lirica e di Balletto 2002-2003 della Fondazione
Teatro La Fenice. L'opera assente dai cartelloni
veneziani da oltre 90 anni, viene proposta in un
nuovo allestimento con la regia, le scene e i
costumi di Pier Luigi Pizzi, la comédie lyrique
di Massenet andrà in scena al Teatro Malibran a
partire da venerdì 22 novembre ore 20.00
(repliche 24, 27, 29 novembre e 1 dicembre
2002). L'opera sarà diretta da Marcello Viotti.
Tra gli interpreti principali: Eva Mei (Thaïs),
Michele Pertusi (Athanaël), Christophe Fel (Palémon),
William Joyner (Nicias), Christine Buffle (Crobyle).
Thaïs Salammbô, Hérodiade, Dalila, Carmen, Manon
sono solo alcuni nomi, di alcune fra le
rappresentazioni dell'esotismo sensuale in veste
femminile, proposte al pubblico francese del
secondo Ottocento dall'opera e dalla
letteratura. Con riscontri anche nelle culture
dei paesi limitrofi i temi dell'esotismo
sensuale ed immorale, il dissidio fra carne e
spirito, il conflitto tra aspirazione mistica e
seduzione materiale, trovavano nella figura
dell'uomo condotto alla rovina l'esito,
edificante, dell'ammonizione morale e nella
femme fatale la perfetta incarnazione di
diffuse, e "proibite", fantasie sessuali. Il
romanzo di Anatole France intitolato alla
dissoluta Thaïs ispirato a sua volta alla
Tentation de Saint-Antoine di Flaubert ed alla
commedia altomedievale Pafnutius della monaca
sassone Roswitha di Gandersheim venne
pubblicato nel '90 dall'editore Calmann-Lévy.
Non molto tempo dopo, il librettista Louis
Gallet ne ultimò la trasposizione librettistica,
presentata nel 1892 a Massenet, che entro l'anno
ne ultimò la veste musicale. Ad intralciare la
rappresentazione di Thaïs sopravvenne tuttavia
un problema non puramente pratico: l'opera era
stata concepita per una precisa interprete, la
grande Sybil Sanderson, che nei primi mesi del
1893, alla scadenza del contratto in esclusiva
con l'Opéra-Comique, decise di sottoscriverne
uno nuovo con l'Opéra Garnier. Si rese dunque
necessaria per Massenet, al fine di adattare il
lavoro alle tipologie del Grand-Opéra, una serie
di modifiche, ultimate nell'autunno del 1893. La
"prima" (Parigi, Teatro dell'Opéra, 16 marzo
1894) ottenne un buon successo presso il
pubblico e l'entusiasmato encomio di Anatole
France. Tuttavia le riserve di alcuni critici
indussero Massenet a riprendere in mano il
lavoro, fino a confezionarne una vera e propria
seconda versione, quella oggi più eseguita,
andata in scena all'Opéra il 13 aprile 1898. Non
senza obliare le possibilità di richiami a
Gounod, Wagner e Musorgskij, la partitura di
Massenet si segnala per un'eleganza misurata,
ricca di effetti timbrici e raffinatezze
armoniche che fanno pensare soprattutto a Fauré
e Debussy. Oltre a segnare, nel percorso
creativo di Massenet, un momento di ulteriore
semplificazione stilistica, l'inclinazione ad
una cifra sonora dal sapore enigmatico ed arcano
ha indotto più d'un commentatore all'evocazione
di parallelismi con la letteratura parnassiana. |